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Datagate: le attività di raccolta dei dati telefonici della NSA erano illegali

La Corte d’Appello Federale di New York ha dichiarato illegali le attività di raccolta dati telefonici della NSA. Si tratta di un duro colpo per l’agenzia per la sicurezza al centro dello scandalo conosciuto come Datagate sollevatosi dopo le rivelazioni di Edward Snowden.
A cura di Francesco Russo
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La Corte d'Appello Federale di New York ha dichiarato illegali le attività di raccolta dati telefonici della NSA. Si tratta di un duro colpo per l'agenzia per la sicurezza al centro dello scandalo conosciuto come Datagate sollevatosi dopo le rivelazioni di Edward Snowden, ex tecnico della CIA che oggi vive in Russia. La sentenza della corte di fatto giudica il programma di raccolta di dati dai tabulati telefonici come "eccessivo", nel senso che "va oltre lo scopo che il Congresso ha autorizzato". E' quindi un'attività illegale, non avendo dunque nessun supporto legale da parte del Patrioct Act. I giudici hanno rilevato un volume tale di informazioni raccolte da ritenerlo "sconcertante".

Molti hanno interpretato la sentenza come una "rivincita" di Snowden che nel 2013 fece conoscere al mondo il controverso programma della NSA con cui raccoglieva dati di milioni di persone. Ma la sentenza acquista una ulteriore valenza importante in quanto giunge in un momento molto delicato. Manca meno di un mese alla scadenza della Section 215 del Patrioct Act, quella che di fatto costituiva per la NSA come base legale per portare avanti le sue attività. Questa è la sezione che istituisce il programma di raccolta di dati e informazioni nell'ambito della lotta al terrorismo. Il dibattito negli Usa, anche dopo questa sentenza, è destinato ad accendersi sul tema se autorizzare o meno il programma.

Al momento l'attività, basata sulla Section 215, non è stata fermata dai giudici, sarà poi il Congresso a tenere a mente le indicazione della Corte e riformulare una nuova norma.

Alla sentenza si è arrivati in seguito al ricorso dell'associazione per la difesa delle libertà civili, American Civil Liberties Union (ACLU), che aveva portato in tribunale il direttore della NSA, James Clapper, dopo le rivelazioni di Snowden. L'ACLU ha sempre sostenuto che le attività della NSA andavano fermate in quanto violavano la privacy dei cittadini.

Il "USA Patrioct Act" è la legge che fu approvata nell'ottobre del 2001, nata sull'onda emotiva degli attacchi dell'11 Settembre. Il nome della legge è un acronimo di "Uniting and Strengthening America by Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism". Nel 2011 la legge venne prolungata dall'amministrazione Obama per altri quattro anni. Ed è per questo che in questi giorni negli Usa si discute molto su questa legge e la sentenza della Corte di Appello di New York è destinata ad accendere nuove polemiche.

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