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Dentro al treno supersonico che ti porterà da Milano a Napoli in 40 minuti

Le capsule sottovuoto a levitazione magnetica hanno ancora bisogno di perfezionamenti e prove sul campo, ma il costruttore Virgin Hyperloop in questi giorni ha già immaginato come potrebbero funzionare le stazioni e i viaggi del futuro che ruoteranno intorno alla novità ancora in fase di sviluppo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Da tempo ormai si parla di Hyperloop, il treno supersonico che per molti rappresenta il sistema di trasporto a lungo raggio del futuro. Ecologiche e veloci, le capsule sottovuoto a levitazione magnetica hanno ancora bisogno di perfezionamenti e prove sul campo prima di poter essere impiegate su vasta scala, ma nonostante questo il costruttore Virgin Hyperloop ha già immaginato come potrebbero funzionare le stazioni e i viaggi del futuro che ruoteranno intorno alla novità ancora in fase di sviluppo.

Il treno del futuro

Della tecnologia che rende possibile il sistema di trasporto in realtà si parla già da tempo e si basa su due pilastri: la levitazione magnetica e i tubi sottovuoto. La prima utilizza il magnetismo per impedire alle carrozze di non toccare mai terra e consentire loro di muoversi in avanti o all'indietro: l'attrito con il suolo è ridotto al minimo e l'energia richiesta per lo spostamento è minore. I tubi sottovuoto riducono ulteriormente e grandemente la forza di attrito dell'aria che le carrozze incontrano duranto lo spostamento in avanti. Combinando queste due innovazioni si prevede che le capsule potranno raggiungere la velocità di 900 chilometri orari — ovvero di condurre un ipotetico passeggero da Milano a Napoli in 40 minuti.

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Le stazioni e le capsule

Il traguardo non è dietro l'angolo: Virgin Hyperloop spera di trasformare in realtà i suoi progetti per il treno intorno al 2030; nel frattempo ha però pubblicato del materiale nel quale sembra avere già ben chiari alcune caratteristiche dei viaggi che faremo tra circa 10 anni. Nei rendering e nel video pubblicati, l'azienda immagina stazioni che sembrano aeroporti e capsule che — per quanto di dimensioni ridotte — all'interno risultano comunque spaziose e in grado di accogliere comodamente fino a 28 passeggeri. A differenza di quanto avviene con un treno, i vagoni di Hyperloop viaggeranno singolarmente, ma stando a Virgin Hyperloop e a tutti gli altri costruttori nel sistema potranno essere immesse capsule capaci di viaggiare a pochi secondi di distanza una dall'altra.

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La concorrenza

In effetti Virgin Hyperloop è solo uno dei soggetti interessati a sviluppare il proprio sistema di trasporti basato sulla tecnologia di spostamento sottovuoto a levitazione magnetica. Nato da un'idea di due team congiunti delle aziende di Elon Musk Tesla e SpaceX, il progetto è stato reso riadattabile liberamente. Insieme all'attività che risponde alla casa statunitense di proprietà di Richard Branson a oggi ne figurano altre come Hyperloop Transportation Technologies, che è sbarcata di recente in Italia con dei progetti per il nostro territorio. Gli ostacoli principali per la realizzazione di qualunque progetto relativo a Hyperloop non sono però soltanto ingegneristici: l'infrastruttura in grado di far transitare i treni del futuro non è economica né semplice da realizzare e mantenere.

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