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Diritto all’oblio: Google non dovrà garantirlo in tutto il mondo

Google ha vinto una importante battaglia nel continuo braccio di ferro dell’azienda sul diritto all’oblio, che ora potrà non essere garantito a livello globale ma dovrà essere imposto solamente all’interno dell’Unione Europea.
A cura di Marco Paretti
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Google ha vinto una importante battaglia nel continuo braccio di ferro dell'azienda sul diritto all'oblio, che ora potrà non essere garantito a livello globale ma dovrà essere imposto solamente all'interno dell'Unione Europea. A sancirlo è una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione in merito allo scontro legale tra l'azienda di Mountain View e l'autorità privacy francese. Proprio in Francia il CNIL – il garante per la privacy – aveva comminato a Google una multa pari a 100.000 euro per non aver cancellato alcune informazioni a livello globale in seguito ad una richiesta di diritto all'oblio.

D'ora in poi, quindi, Google non dovrà più assicurare l'eliminazione dei link a contenuti indesiderati in nome del diritto all'oblio al di fuori dell'Unione Europea. Questi contenuti, che in Europa continueranno ad essere oscurati, saranno quindi visibili per tutti gli altri paesi del mondo, dove non si applicherà più il diritto all'oblio. Un punto a favore di Big G che arriva dopo anni di scontri tra l'azienda e l'UE, battaglie legali culminate anche in multe come quella francese del 2016. Il diritto all'oblio in Europa è stato introdotto dalla Corte di giustizia europea nel 2014.

Cos'è il diritto all'oblio

Proprio in seguito alla direttiva della CNIL, la "Commission nationale de l'informatique et des libertés", l'equivalente del Garante della Privacy italiano, si è riacceso lo scontro attorno alla legge che impone la rimozione dai risultati di ricerca di informazioni e link divenuti col tempo non più corrispondenti alla realtà. L'autorità francese avrebbe voluto imporre la rimozione anche da tutte le versioni internazionali di Google, chiedendo una rimozione dei link a livello globale. Una richiesta alla quale Google si è fermamente opposto, arrivando dopo circa 4 anni di scontri alla decisione finale che esenta il colosso americano dalla rimozione dei link a livello mondiale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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