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Due persone hanno hackerato un cartellone pubblicitario per mostrare un porno

Il cartellone ha mostrato per venti minuti la scena di un filmato a luci rosse causando sgomento tra gli autisti di passaggio sull’autostrada. La clip è rimasta in riproduzione per circa 20 minuti e fortunatamente l’episodio non ha causato incidenti, ma le autorità stanno ancora cercando i responsabili.
A cura di Lorenzo Longhitano
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I pannelli video pubblicitari che sparano consigli per gli acquisti 24 ore su 24 appesi ai palazzi delle grandi città non sono altro che grandi display collegati a una fonte che fornisce loro le immagini da visualizzare, e in quanto tali – se lasciati non sufficientemente protetti – non sono particolarmente difficili da hackerare. È esattamente quello che è successo in Michigan, negli Stati Uniti, dove due individui hanno preso il controllo di un cartellone digitale posizionato sul ciglio di una delle autostrade più trafficate dello stato, facendogli visualizzare un porno in piena regola.

Il fatto risale a pochi giorni fa, quando i due si sono introdotti nottetempo all'interno di un edificio sottostante il cartello, nel quale è custodita la strumentazione necessaria a visualizzare le immagini pubblicitarie del sistema. L'operazione è durata pochi minuti, al temine dei quali il cartellone ha iniziato a visualizzare la scena a luci rosse che è stata notata a sua volta da alcuni automobilisti e ripubblicata prontamente sui social. La clip è rimasta a disposizione dei passanti per una ventina di minuti; dopo le prime segnalazioni intercettate e verificate dalle forze dell'ordine, è stata avvisata l'azienda proprietaria dell'infrastruttura che ha immediatamente spento il cartellone prima di riportarlo al suo normale funzionamento.

Fortunatamente il disguido non ha provocato incidenti, anche se l'atto intrapreso da alcuni conducenti di riprendere la scena con lo smartphone alla guida ha messo in pericolo l'incolumità di parecchi automobilisti che passavano di lì in quei momenti. I momenti dell'effrazione sono stati invece ripresi da una videocamera di sorveglianza all'interno dell'edificio che però è stata immediatamente resa innocua: il video che documenta il reato – pubblicato sui social della polizia locale – è stato diffuso per tentare di identificare i due individui.

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