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Durante l’udienza in videochiamata attiva per sbaglio il filtro del gatto: la gaffe dell’avvocato

Nel corso di un regolare procedimento legale al cospetto del giudice Roy ferguson, l’avvocato Rod Ponton si è presentato con le sembianze di un gattino dagli occhi spalancati. Il peculiare aspetto assunto dal professionista è il risultato di un filtro di intelligenza artificiale applicato per errore nel corso della videoconferenza.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Potrebbe passare alla storia come l'udienza più bizzarra di sempre quella che si è tenuta in formato virtuale presso il tribunale del 394esimo distretto del Texas nei giorni scorsi. Nel corso di un regolare procedimento legale al cospetto del giudice Roy ferguson, l'avvocato Rod Ponton si è presentato infatti con le sembianze di un gattino dagli occhi spalancati. Il peculiare aspetto assunto dal professionista è il risultato di un filtro di intelligenza artificiale applicato per errore nel corso della videoconferenza; la riunione che ne è emersa sta facendo il giro del web.

La clip dell'incidente è stata pubblicata online direttamente dal triubunale a scopo educativo: la scena si apre con le parti in causa tutte presenti in riunione, ad eccezione dell'avvocato Ponton al posto del quale figura un tenero gattino. Il giudice Ferguson capisce immediatamente cosa sta succedendo e rivolgendosi all'avvocato gli espone il suo dubbio in merito. Ponton imbarazzato chiede al giudice se può sentirlo, e questo gli risponde di sì. Segue uno scambio durante il quale il gattino parlante, con la voce dell'avvocato Ponton, spiega di non sapere come rimuovere il filtro attivato per errore. La scena dura in totale una trentina di secondi ma è già stata ripresa online in tutto il mondo per un motivo molto semplice: chiunque in questi mesi ha per lo meno rischiato di fare la stessa figura dell'avvocato.

In tempo di pandemia centinaia di milioni di persone si sono avvicinate per la prima volta ad app e piattaforme di videoconferenza che non avevano mai utilizzato prima. Problemi simili si sono verificati centinaia di volte in questi mesi durante l'utilizzo di questi software: da figli che entrano nell'inquadratura dei genitori a dipendenti che si mostrano inavvertitamente in intimo dalla cinta in giù pensando che la videocamera li riprenda solamente a mezzobusto. Quello accaduto all'avvocato Ponton è probabilmente un incidente unico nel suo genere.

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