È in arrivo Affdex, il lettore facciale di emozioni
La nuova frontiera dell'interazione uomo macchina passerà per le espressioni del nostro viso. È in fase di sperimentazione infatti un sistema che potrà fornire informazioni sulla fruizione di un video o di uno spot pubblicitario mappando le nostre reazioni, anche inconsapevoli o istintive, stabilendo in tempo reale i nostri gusti e i nostri orientamenti. Il progetto è portato avanti dalla Affectiva, società che da tempo si occupa dello studio e dell'analisi scientifica delle nostre reazioni emotive tramite misurazione elettronica, in collaborazione con il MIT, il celebre istituto americano di ricerca.
Il funzionamento di questo sistema è molto semplice; l'utente viene messo di fronte ad un video e tramite un apparecchio sviluppato dal Media Lab del MIT vengono monitorate pulsazioni cardiache ed il colore della pelle. Come conseguenza di uno stato emotivo infatti, il colore della nostra epidermide cambia impercettibilmente; ciò che l'occhio umano non è in grado di percepire viene però rilevato dalla macchina tramite una scansione RGB che riesce a stabilire i cambiamenti di colore e rilevare quindi una reazione e il suo tipo (gradimento, fastidio e così via). Il progetto è ancora in fase di test ed ha ricevuto recentemente una sovvenzione di 150.000 dollari dalla National Science Foundation (NSF).
Inutile dire che il motore trainante di questa tecnologia, più che un miglioramento dell'interazione uomo-macchina, è rappresentato sicuramente dalle applicazioni in campo pubblicitario. Le informazioni rilevabili infatti sono molto più accurate e precise di quelle tradizionali basate semplicemente sulle scelte dei consumatori e non stupisce che i servizi di Affectiva siano già utilizzati da un sito di vendite e da uno di incontri personali.
Di sicuro le applicazioni possibili sono infinite, compreso il campo medico dove Affectiva tempo fa ha introdotto il Q Sensor, una specie di bracciale elettronico che grazie al calcolo in tempo reale della risposta galvanica cutanea è in grado di misurare le emozioni dei pazienti, molto utile nell'interazione con soggetti autistici o con gravi problemi relazionali.