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Ecco cosa rischi se guardi film in streaming (per legge)

Lo streaming di film, serie TV o partite di calcio non viene percepito da molti utenti come un’azione illegale. Eppure lo è e la legge prevede sanzioni sia per chi distribuisce i contenuti che per chi ne fruisce online.
A cura di Marco Paretti
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Se un tempo erano i download da eMule, LimeWire e Torrent, ora è lo streaming ad aver preso il sopravvento sulla fruizione illegale di contenuti. Un trend figlio anche dell'evoluzione delle connessioni, che da un lato hanno aperto la strada ai servizi legali – Netflix su tutti – e dall'altro hanno potenziato l'efficacia delle proposte illegali, sempre più utilizzate dagli utenti. Come nel caso dei download, anche lo streaming di film, serie TV o partite di calcio non viene percepito da molti utenti come un'azione illegale. Eppure lo è e la legge prevede sanzioni sia per chi distribuisce i contenuti che per chi ne fruisce online.

La normativa che regola questa tipologia di fruizione è la legge 633 del 1941. Un atto datato, ma tuttora in vigore e focalizzato sul sanzionare sia chi distribuisce i contenuti che chi ne usufruisce. In quest'ultimo caso la legge distingue chi fruisce di contenuti illegali da solo e chi, nel farlo, contribuisce alla loro ulteriore diffusione. Nel primo caso, cioè quello degli utenti che guardano un film, una serie o una partita in streaming a casa, la normativa dedicata è l'art. 174 ter:

Chiunque abusivamente utilizza, anche via etere o via cavo, duplica, riproduce, in tutto o in parte, con qualsiasi procedimento, anche avvalendosi di strumenti atti ad eludere le misure tecnologiche di protezione, opere o materiali protetti, oppure acquista o noleggia supporti audiovisivi, fonografici, informatici o multimediali non conformi alle prescrizioni della presente legge, ovvero attrezzature, prodotti o componenti atti ad eludere misure di protezione tecnologiche è punito, purché il fatto non concorra con i reati di cui agli articoli 171, 171-bis, 171-ter, 171­quater, 171-quinquies, 171-septies e 171-octies, con la sanzione amministrativa pecuniaria di euro 154 e con le sanzioni accessorie della confisca del materiale e della pubblicazione del provvedimento su un giornale quotidiano a diffusione nazionale.

La sanzione per chi usufruisce di contenuti illegali in streaming, quindi, è pari ad una multa di 154 euro e la confisca del materiale. Rischio che corrono, ovviamente, solo gli utenti che utilizzano siti illegali di streaming. Attualmente sono molte le proposte legali che, anche a prezzi bassi, consentono di accedere ad un vasto catalogo di contenuti online. Tra i servizi legali figurano, ad esempio, Netflix, Infinity, Now TV, Chili e i vari negozi digitali come iTunes e Play Store di Google.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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