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Ecco il mini autobus elettrico e a guida autonoma che ti porterà in giro per la città

Il concept è stato mostrato all’ultima edizione del CES di Las Vegas e rappresenta il modo in cui probabilmente ci si inizierà a muovere in città a partire dai prossimi anni. Nelle zone a traffico controllato questi veicoli potranno muoversi in autonomia, coordinandosi tra loro e facendo risparmiare tempo ai cittadini ed emissioni in atmosfera.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Che il futuro della mobilità sia elettrico e a guida autonoma ormai è un'idea che la maggior parte dei produttori di automobili sembra aver iniziato a prendere in considerazione, ma prima che le prime quattroruote private possano sfrecciare sull'asfalto prive di un volante passeranno ancora anni. Diverso è potenzialmente il discorso per i mezzi pubblici, che possono essere impostati per coprire tratte specifiche – magari a traffico limitato – e potrebbero dunque essere impiegati relativamente nelle strade delle città più all'avanguardia in fatto di mobilità sostenibile. Tra i soggetti che si stanno mettendo in prima fila per ideare soluzioni simili c'è Bosch, che ha presentato recentemente il progetto per un mini autobus sperimentale, a guida autonoma e alimentato a energia elettrica, che potrebbe in futuro trasportare i cittadini di un centro urbano tra le destinazioni principali della città.

È accaduto in occasione dell'ultima edizione del CES – la più grande fiera tecnologica del mondo che si tiene ogni anno a Las Vegas – dove l'azienda ha messo a disposizione dei presenti una riproduzione a grandezza naturale del veicolo che in realtà aveva fatto il suo debutto già nelle edizioni precedenti dello show. Esternamente il dispositivo è dotato di sensori simili a quelli che già oggi guidano i sistemi di assistenza alla guida delle automobili più sofisticate: radar, laser e fotocamere già disponibili verranno in futuro coordinati da sistemi di elaborazione abbastanza evoluti da permettere al mini bus di orientarsi nello spazio evitando ostacoli fissi e in movimento – almeno in condizioni di traffico controllato. Nella visione dell'azienda la salita e la discesa sono gestite da un sistema di credenziali che utilizzerà lo smartphone per identificare i passeggeri in salita e una banca dati di prenotazioni in cloud per riservare loro il posto. All'interno del mezzo c'è posto per appena quattro passeggeri a sedere, che possono godersi il panorama guardando dagli ampi finestrini o distrarsi con i contenuti proposti su uno degli schermi a bordo. Un sistema di videocamere all'interno infine controlla che i passeggeri non abbiano lasciato a bordo alcun oggetto personale dopo la discesa.

In realtà è probabile che Bosch non arriverà direttamente a realizzare il dispositivo: al momento si tratta di un concept ideato per mostrare le tecnologie alle quali il gruppo sta lavorando – dai sistemi di imaging e navigazione alle prenotazioni dei posti su mezzi pubblici. Molte aziende e istituzioni però sono sulla stessa lunghezza d'onda nell'immaginare la mobilità del futuro, e in particolare ipotizzano un'ampia diffusione di mezzi di piccola taglia – autonomi e intelligenti – caratterizzati da basse velocità di crociera ma anche da una elevata capacità di coordinarsi tra loro che abbatterà quasi completamente il problema degli ingorghi da traffico, almeno nelle zone dedicate esclusivamente alla guida autonoma. Per sapere con precisione quando questa visione si trasformerà in realtà però è ancora presto.

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