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Questa applicazione aiuta i palestinesi ad evitare i posti di blocco israeliani

Disponibile per Android e iOS, il software funziona in modo simile a Waze: utilizza una cartografia fissa ma si basa sulle informazioni inviate dagli utenti per evitare loro i rallentamenti causati dalla presenza dei checkpoint sul percorso, una funzionalità specifica che le altre e più diffuse app non offrono.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Spostarsi in automobile nelle aree della Cisgiordania e della Striscia di Gaza non è facile per i palestinesi: nelle zone occupate da Israele, lo stato mediorientale istituisce posti di blocco mobili che limitano la mobilità della popolazione causandone ritardi e disagi negli spostamenti. Ecco perché a giugno un imprenditore locale ha lanciato Doroob Navigator: un sistema di cartografia con supporto GPS per sistemi operativi Android e iOS che funziona in modo simile a Waze, ma che oltre a segnalare incidenti e lavori in corso segnala proprio la presenza delle barriere di controllo, consigliando il percorso migliore per giungere alla destinazione desiderata evitandole.

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Come avviene con Waze (e più recentemente con Google Maps) Doroob Navigator unisce le informazioni provenienti da una banca dati cartografica alle segnalazioni degli utenti: sono proprio questi ultimi che — imbattendosi in un checkpoint — ne segnalano la presenza agli altri utilizzatori all'app. Nel momento in cui il sistema riceve la segnalazione, gli algoritmi dell'app deputati a far calcolare in cloud percorsi per i loro utenti consigliano automaticamente una deviazione per evitare il blocco, il tutto mentre continuano a tenere in considerazione anche la presenza degli insediamenti israeliani, attraverso i quali a molti veicoli palestinesi non è consentito di transitare.

Nei fatti il processo non è dissimile da quello che già da tempo mettono in atto le app più utilizzate per evitare i blocchi stradali e i rallentamenti dovuti agli incidenti, con la differenza che Doroob Navigator soddisfa un bisogno estremamente specifico che a nessuna multinazionale è venuto in mente di prendere in considerazione. Non per niente in poco più di un mese di attività l'app si è guadagnata 22.000 utenti e sta continuando a crescere.

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