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Ecco la prima donna robot che andrà nello spazio: cosa farà

Si chiama Vyommitra e finirà su una nave spaziale del Indian Space Research Organization, l’ente spaziale indiano. Ha fattezze umane e potrà lavorare sui comandi al posto dell’equipaggio umano che inizialmente non sarà presente. Il suo debutto è previsto entro la fine dell’anno, con un secondo volo nel 2021.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A bordo del prossimo viaggio spaziale organizzato dall'India ci sarà anche un robot dalle sembianze umane: si tratta di Vyommitra, un automa antropomorfo basato su fattezze femminili che farà da membro principale nell'equipaggio della missione lunare Chandrayaan-3 organizzata dall'Indian Space Research Organization – ovvero l'ente spaziale locale. Il dispositivo è stato svelato in questi giorni nel corso di un evento dedicato alla presentazione della missione, con la quale l'ente spaziale indiano desidera finalmente toccare il suolo lunare dopo il precedente tentativo fallito soltanto pochi mesi fa.

La missione non ospiterà persone in carne e ossa, motivo per cui Vyommitra rappresenterà quanto di più vicino a un vero astronauta si possa avere a bordo della nave spaziale. Le differenze che separano il gadget da un essere umano però sono palesi: innanzitutto la stessa agenzia spaziale lo definisce semi umanoide, in quanto non dispone di arti inferiori ma soltanto di un volto, un torso e due braccia. Gli arti superiori inoltre, pur presenti, non sono rivestiti di pelle sintetica, mentre il volto si può distinguere abbastanza facilmente da quello di un essere umano. In ogni caso, quel che è importante è che Vyommitra possa rendersi utile allo sviluppo delle missioni spaziali indiane, e da questo punto di vista sembra abbia le carte in regola.

Il dispositivo parla due lingue – inglese e hindi – e può intraprendere semplici operazioni proprie dei colleghi umani, come ad esempio i controlli di base dell'ambiente in cabina. In questo senso la missione guidata dal robot (che sarà comunque controllato da terra) funzionerà come una sorta di prova generale per lanci successivi, che invece porteranno nello spazio equipaggi in carne e ossa. Il debutto spaziale dell'androide è fissato per dicembre di quest'anno, con un bis previsto a giugno del 2021.

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