Ecco Resso, il servizio di streaming musicale dei creatori di TikTok
A ByteDance non bastava aver messo in piedi la piattaforma social più in voga del momento: dopo aver creato TikTok e averne consolidato il successo con l'acquisizione di Musical.ly, la startup con la più alta valutazione del mondo si è lanciata ufficialmente nel mondo dello streaming musicale. In questi giorni il gruppo ha infatti lanciato ufficialmente Resso, un nuovo servizio ad abbonamento che in futuro potrebbe dare del filo da torcere a Spotify ed Apple Music.
Come funziona Resso
Era da qualche tempo ormai che circolavano online le indiscrezioni sul lancio di un servizio simile, e l'annuncio di queste ore conferma tutto ciò che già si rumoreggiava sul progetto: Resso è un servizio in abbonamento momentaneamente rivolto a India e Indonesia, offerto al costo di 1,53 euro per un mese di accesso all'intero catalogo messo a disposizione. Gli utenti della piattaforma potranno ascoltare i brani tramite app o sito web, in due modalità: in streaming o dopo il download per l'ascolto offline, in modo simile a quanto avviene sulle altre piattaforme (senza cioè poterli esportare e ascoltare scollegati dal profilo dell'abbonato).
Streaming ma anche condivisione
Le differenze sostanziali con app come Spotify sono almeno due. La prima è relativa alle dimensioni del catalogo: su Resso al momento è presente solamente l'offerta connessa alle etichette indiane T-Series e Times Music – un fatto che non sorprende visto che la maggioranza degli utenti sarà inizialmente indiana. La seconda peculiarità di Resso è che l'app disporrà di funzionalità di condivisione, come la possibilità di aggiungere commenti allegandoli a particolari passaggi dei brani e generare video o gif animate da condividere sui social (incluso TikTok) usando le canzoni del catalogo come colonna sonora.
Le incognite
All'interno di Resso insomma si rilevano tracce della filosofia social che ha contribuito a rendere così esplosivo il successo di TikTok, anche se per il momento è presto per sapere se la formula scelta basterà a fare la fortuna dell'ultima creazione di ByteDance; l'app del resto è appena uscita dalla fase beta e si può scaricare solamente nei due Paesi scelti per il lancio. Prima di sbarcare altrove il produttore dovrà presumibilmente finalizzare accordi commerciali con altre major discografiche per rendere il proprio catalogo appetibile anche per gli utenti nel resto del mondo, e successivamente capire a quale prezzo lanciare il servizio a livello globale per dare veramente del filo da torcere alle app avversarie senza però finire col rimetterci.