46 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ecommerce, la Polizia Postale blocca 49 siti di vendita online truffa

Nel corso della giornata di oggi la Polizia Postale ha concluso un’importante operazione che ha portato alla chiusura di 49 portali di vendita online italiani.
A cura di Matteo Acitelli
46 CONDIVISIONI
Immagine

Nel corso della giornata di oggi la Polizia Postale ha concluso un'importante operazione che ha portato alla chiusura di 49 portali di vendita online italiani. A diffondere la notizia la redazione de La Repubblica che ha spiegato dettagliatamente come sono stati identificati i siti di ecommerce truffa. L'indagine della Polizia Postale italiana è nata partendo da una denuncia verso il sito techmaniashop.it alla quale gli agenti della Polizia hanno collegato altre 350 denunce di utenti residenti in varie parti d'Italia.

Dopo attente analisi gli agenti della Polizia Postale hanno dunque scoperto l'importante organizzazione criminale che si nascondeva dietro numerosi siti di vendita, un'operazione che ha portato all'arresto di 10 persone che grazie a questa attività fraudolente avrebbero ottenuto un profitto superiore al milione di euro. Dalle informazioni acquisite sarebbero 2.962 le transazioni illecite individuate dalla Polizia Postale che hanno portato i malviventi a realizzato una complessa organizzazione suddivisa in due gruppi: una parte residente in Lombardia, nel Veneto e nel Lazio con l'obiettivo di truffare gli utenti ed una seconda residente in Romania che si occupava della creazione e gestione dei falsi siti web.

Nel dettaglio i portali truffa realizzati dall'organizzazione criminale erano stati realizzati come cloni di importanti siti di ecommerce in grado di ingannare gli utenti. In questo modo i truffatori sono riusciti ad aggirare numerosi utenti italiani che credevano di essere entrare all'interno di siti affidabili e sicuri. Per aumentare l'efficacia della truffa l'organizzazione criminale ha registrato domini simili a quelli di importanti siti di vendita online aggiungendo un suffisso del tipo "shop" o "store". Grazie a questi 49 portali di vendita italiani il gruppo raccoglieva denaro all'interno di varie carte ricaricabili che venivano poi spedite in Romania dove venivano prelevati i soldi.

46 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views