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Elon Musk ha presentato (con un maiale) Neuralink, il chip per collegare computer e cervello

Elon Musk ha mostrato il funzionamento del suo Neuralink, il dispositivo per collegare il nostro cervello con i computer, nel corso di una conferenza in cui è stato mostrato per la prima volta l’impianto in funzione collegato al cervello di un maiale.
A cura di Marco Paretti
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Elon Musk ha dimostrato il funzionamento del suo Neuralink, il dispositivo per collegare il nostro cervello con i computer, nel corso di una conferenza in cui è stato mostrato per la prima volta l'impianto in funzione collegato al cervello di un maiale. Non lo ha fatto per raccogliere fondi o per presentare il prodotto al pubblico: l'intera conferenza, come sottolineato più volte da Musk, aveva l'obiettivo di attirare dipendenti. Per lo sviluppo del dispositivo, infatti, a Neuralink servono ingegneri, esperti di robotica e veterinari che la presentazione voleva attirare verso questo particolare progetto.

Al centro della dimostrazione si è trovata Gertrude, un maiale con un Neuralink impiantato nel cervello che è stato utilizzato per dimostrare l'efficacia, la non invasività e la sicurezza del chip. In breve, si tratta di un piccolo disco dalle dimensioni di una moneta inserito al posto di una parte del cranio e collegato al cervello tramite piccolissimi cavi spessi un ventesimo di capello e lunghi 43 millimetri. L'obiettivo di questo dispositivo è quello di risolvere problemi neurologici che colpiscono l'uomo quando invecchia, come perdita di memoria, perdita di udito, paralisi, cecità, depressione, insonnia, dolori estremi, epilessia, ansia, dipendenza, ictus e danni al cervello. "Possono essere risolti tutti con un Neuralink" ha spiegato Musk.

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Per il momento, però, il magnate ha dimostrato il fatto che il Neuralink inserito nel cervello del maiale utilizzato per il test è in grado di collegarsi ai neuroni legati al suo muso, ricevendo un segnale ogni volta che l'animale annusa qualcosa o mangia del cibo. Il dispositivo potrà collegarsi allo smartphone dell'utilizzatore e si ricaricherà senza fili durante la notte. Anche il fondamentale aspetto della privacy è stato definito come una priorità dal team e l'azienda sta già lavorando con esperti di penetrazione informatica per proteggere i dati neurologici criptati. Per quanto riguarda la procedura di installazione del dispositivo, il tutto sarà gestito da uno speciale robot che procederà all'installazione in meno di un'ora senza la necessità di utilizzare un'anestesia generale. "Se avete commercializzato uno smartphone, uno smartwatch o qualsiasi dispositivo elettronico, contattateci e considerate di lavorare con noi" ha concluso Musk. "Non dovete avere necessariamente esperienza nel campo della neuroscienza".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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