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eMule è tornato attivo: l’app è stata aggiornata per la prima volta in 10 anni

Il software per la condivisione peer to peer ha permesso a milioni di utenti nei primi anni 2000 di scambiarsi file di ogni tipo, dalla musica ai video passando per libri, videogiochi e software. La sua diffusione è stata legata anche a quella della pirateria online, prima dell’avvento dei Torrent e dei servizi di streaming.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In questi giorni è tornata in attività una piattaforma della quale non si parlava più da anni, ma che all'inizio degli anni 2000 ha rappresentato un caposaldo della cultura della condivisione su Internet: il programma per il file sharing peer to peer eMule. Come hanno segnalato numerosissimi ex affezionati online, il software si è recentemente aggiornato alla versione 0.60: l'evento è straordinario se non altro perché l'ultima versione stabile di Emule è stata rilasciata più di 10 anni fa, ad aprile del 2010.

Il successo di eMule

C'è un motivo preciso per il quale eMule è diventato un termine conosciuto praticamente da chiunque frequentasse Internet nei primi anni 2000: il software, e la piattaforma alla quale dava accesso, consentiva di scaricare gratuitamente da Internet file di ogni tipo – dalla musica ai libri, passando per contenuti video di ogni genere, software e videogiochi.

Il sistema di condivisione era di tipo peer to peer, ovvero basato sul contributo degli utenti. I file che circolavano nella rete erano fisicamente quelli memorizzati sui computer di chi utilizzava il software, e si copiavano da un dispositivo all'altro su richiesta. Con alcune differenze tecniche il principio di fondo è lo stesso che ha reso popolari anche Napster e il protocollo BitTorrent, e nello stesso modo il servizio è stato utilizzato. Tra il materiale condiviso dagli utenti figuravano anche opere protette da copyright come film, album, libri commerciali, sistemi operativi, fumetti, serie TV, giochi per console e PC normalmente in vendita nei negozi.

Il tramonto

Il sistema non era privo di difetti: le connessioni ai server che mettevano in contatto gli utenti potevano risultare difficoltose, la velocità dei trasferimenti costringeva a sessioni di collegamento a volte interminabili e spesso il nome dei file scaricati non corrispondeva al loro contenuto. Questi aspetti, legati alle attenzioni che il servizio e l'app hanno attirato da parte di chi deteneva i diritti delle opere condivise e all'emergere di tecnologie più promettenti come il protocollo BitTorrent hanno provocato un graduale abbandono di eMule da parte degli utenti abituali. La piattaforma, basandosi sul contributo di chi la utilizza, ha iniziato a esercitare sempre meno fascino nei confronti di chi vi era rimasto affezionato, in un circolo vizioso che ha portato all'abbandono quasi definitivo dell'app.

Le novità della nuova versione

La versione pubblicata in questi giorni è una beta, ovvero una versione preliminare di quello che dovrebbe essere il prossimo aggiornamento ufficiale dell'app. In ogni caso lo sviluppatore ha fornito alcuni dettagli sulle novità contenute, e si tratta per lo più di manutenzione e cambiamenti relativi alla sicurezza interna dell'app: in Emule 0.60 insomma non saranno presenti cambiamenti nella grafica nè nuove funzionalità, ed è improbabile che il servizio torni ai fasti di un tempo.

Per chi vuole tuffarsi nella nostalgia e dare un avvio alle ultime versioni dell'app, i collegamenti da seguire si trovano a questa pagina del forum allestito dagli sviluppatori.

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