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Epic Games ricorre in appello contro la sentenza che scagiona Apple

Epic Games ha presentato ricorso contro la sentenza sulla diatriba legale che ha coinvolto le due realtà sulle politiche dell’App Store. Il giudice non ha definito quello di Apple come un monopolio di settore, come invece avrebbero voluto gli sviluppatori di Fortnite.
A cura di Marco Paretti
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Come previsto, Epic Games ha presentato ricorso contro la sentenza che lo scorso venerdì ha deciso in merito alla diatriba legale che ha coinvolto le due realtà sulle politiche dell'App Store, che sono state definite corrette dal giudice e non legate a un monopolio del settore, come invece lo definivano gli sviluppatori di Fortnite. Ora l'appello punta a far riesaminare il caso e a un eventuale ribaltamento della sentenza. Epic Games ha fatto appello alla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito, la più grande delle tredici corti d'appello statunitensi.

Al momento i dettagli legali sull'appello di Epic sono pochi e resta quindi da capire su quali punti l'azienda farà leva per cercare di ribaltare la sentenza. È però probabile che la strategia principale sarà quella di continuare a fare pressioni sulle accuse dell'antitrust alle pratiche di Apple. D'altronde l'obiettivo degli sviluppatori di Fortnite è quello di convincere il giudice a definire l'App Store un modello monopolistico che richiede agli sviluppatori di utilizzare il sistema proprietario della mela per tutti gli acquisti effettuati nelle app e nei giochi, transazioni che garantiscono ad Apple una fetta dei guadagni.

Il giudice Judge Yvonne Gonzalez Rogers, però, ha deciso che Epic dovrà pagare i danni ad Apple per aver violato le regole su questi acquisti in-app, chiedendo allo stesso tempo all'azienda di Cupertino di non mettere più in pratica la regola per la quale gli sviluppatori non potevano far acquistare abbonamenti e altri elementi al di fuori del sistema della mela. L'elemento importante della sentenza è che Epic Games non è riuscita a sostenere la tesi secondo la quale Apple avrebbe un monopolio nel settore dei videogiochi su smartphone. "Le prove suggeriscono che Apple sia vicina al precipizio del potere monopolistico con la sua considerevole fetta di mercato" ha spiegato il giudice. "Ma Epic non si è concentrata su questo argomento". E quindi le accuse sono cadute.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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