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Eric Schmidt: “L’Italia incoraggi i giovani sul Digitale”

Incontro interessante e ricco di spunti quello tra Eric Schmidt, presidente di Google, e Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali. Schmidt ha esortato il nostro paese ad incoraggiare i giovani sull’informatica e sul digitale.
A cura di Francesco Russo
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Interessante e ricco di spunti l'incontro che si è tenuto a La Sapienza di Roma, all'interno del "Laboratorio sul Turismo Digitale", tra Eric Schmidt, presidente di Google, e Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali. L'occasione era quella di presentare appunto il nuovo laboratorio che il ministro ha predisposto per il rilancio del Turismo in Italia, puntando proprio sul digitale, progetto che coinvolge personalità interessanti come appunto Roberta Milano, tra le più esperte in Italia per quanto riguarda il tema della promozione del turismo sul digitale.

Ma l'incontro, moderato dal giornalista Luca De Biase, è stata l'occasione per confrontare la realtà italiana, dal punto di vista tecnologico e occupazionale, con il colosso tecnologico e digitale come è appunto Google che non è solo "motore di ricerca", ma è una galassia di attività, sempre attente a ciò che di nuovo e di buono c'è sul mercato. E da questo punto di vista il confronto ha chiaramente messo in evidenza le forti arretratezze del nostro paese, in termini di opportunità formative e occupazionali che sono dimostrate anche dall'elevato tasso di disoccupazione, specialmente tra i più giovani.

L'Italia ha una disoccupazione giovanile al 40%, che dimostra un fallimento delle politiche. Un modo per affrontare questo problema è far recepire le abilità a livello digitale, incoraggiare i giovani in questo senso."

Questo il pensiero che ha voluto sottolineare Eric Schmidt a proposito del nostro paese che conosce bene tra l'altro, viste le tante iniziative che Google ha portato avanti in Italia. Basti pensare al progetto "Made in Italy" all'interno del Google Cultural Institute, oppure al più recente "Made in Italy: Eccellenze in Digitale", un viaggio tra le realtà eccellenti italiane, ma anche un modo per prendere esempio da esse. Quindi Eric Schimdt conosce l'Italia e ne conosce i limiti, tra l'altro molto evidenti. Sottolineandoli quando ha detto:

Ai giovani italiani manca una formazione digitale".

Affermazione quanto mai realistica, il nostro paese ha enormi potenzialità ma vengono coltivate e gestite male, non al meglio di quello che in realtà potrebbero rendere. Schmidt ha anche detto che Google guarda molto al nostro paese alla ricerca di startup o iniziative imprenditoriali che possano essere poi acquisite, ma non ce ne sono poi tante. E' questa la realtà.

Il Ministro Franceschini, ha ammesso l'arretratezza del nostro paese dal punto di vista tecnologico e digitale, specie nel settore turistico, dove, ha aggiunto Franceschini, "è un dovere aiutare la digitalizzazione delle strutture private e anche della parte pubblica".

E' giusto fare uno sforzo per avere più professionalità sul lavoro in rete e non solo un numero maggiore di consumatori di telefonini. Le applicazioni legate al turismo e alla cultura possono incrociarsi con le startup, e la politica può aiutare in questa direzione".

Quando Schmidt gli ha sottolineato la scarsa formazione digitale dei nostri giovani, si è verificato un piccolo botta e risposta con Franceschini che ha risposto al presidente di Google dicendo: "Ogni Paese ha la sua peculiarità, noi magari abbiamo giovani più competenti in storia medievale". Mentre Schmidt ha ribattuto: "Il sistema educativo italiano non forma persone adatte al nuovo mondo" ha aggiunto Schmidt, che ha auspicato un "cambiamento nel sistema di istruzione italiano" e ha portato l'esempio del suo Paese, gli Usa, dove "in tutte le scuole si insegna informatica".

Lo scambio ha certamente messo in risalto i grossi limiti del nostro paese, anche se poi Franceschini ha voluto frenare sulla globalizzazione delle competenze, mettendo in risalto le peculiarità di ciascuno.

Certo, pensare che un incontro di poche ore potesse essere risolutivo era troppo, però il fatto che ci sia stata l'occasione per andare diritti alla questione principale è già un buon risultato. Così come interessante è stato sapere che Google comunque guarda con attenzione al nostro paese. A questo punto servirebbe una maggiore convinzione e una maggiore accelerazione verso questi argomenti.

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