Evan Williams: il papà di Twitter che inventò la parola Blogger
Guardando le foto di Evan Williams che circolano in rete, il primo pensiero che attraversa la mente è: "questo qui ha una faccia da nerd che più nerd non si può" e, a ben guardarlo, somiglia non poco all'attore che interpreta il ruolo di Sheldon Cooper in The Bing Bang Theory (se non avete idea di chi o cosa sia, prendete nota e fate una bella googlata) il che la dice lunga su cosa il mondo del web si aspetti dai suoi neuroni. Volendo ridurre all'osso la sua biografia potremmo dire Williams che nasce nel 1972, in una fattoria sita a Clarks, nel Nebraska. Il suo primo lavoro retribuito ha più a che fare con l'agricoltura che con l'informatica ma, dopo il liceo, decide comunque di frequentare l'università del Nebraska -non certo una delle più prestigiose. L'esperienza del college dura un anno e mezzo, dopodiché Williams abbandona tutto per dedicarsi allo sviluppo di alcune idee imprenditoriali.
Apro una piccola parentesi.
Sebbene sia piuttosto diseducativo dirlo, il fatto curioso è che molti dei più grandi imprenditori informatici della nostra epoca non si sono mai laureati (Bille Gates, Steve Jobs, Mark Zuckerberg), ma, per evitare di indurre i giovani a credere che studiare non serva a nulla, diremo anche che Larry Page e Sergey Brin (papà di Google), Jeff Bezons (fondatore di Amazon), Andrew Mason (ideatore e CEO di Groupon), e Dennis Crowley (Dodgeball e Foursquare) si sono laureati con il massimo dei voti.
Chiusa parentesi.
Tornando a Williams, la sua carriera inizia come dipendente presso svariate start up della Florida e del Texas, ma la sua prima, vera avventura imprenditoriale risale al 1999, con la creazione della compagnia Pyra Labs (fondata insieme a Meg Hourihan) da cui trae origine la piattaforma Blogger, poi acquistata da Google nel 2003. Williams e la Hourihan hanno avuto il merito di inventare la parola "blogger", fino ad allora inesistente, e di contribuire alla diffusione del termine "blog". Nel 2004, Williams decide di lasciare Google e crea un fertile sodalizio lavorativo con Isaac "Biz" Stone, con il quale fonda prima Odeo, compagnia di podcasting acquistata da Sony nel 2007, poi Obvious Corp e, infine, Twitter. In un primo tempo, Twitter non era altro che una piccola parte del progetto Obvious Corp ma, in breve tempo, è diventata una compagnia a sé stante. Evan Williams è rimasto CEO di Twitter dalla nascita fino allo scorso ottobre 2010, quando ha maturato la decisione di lasciare il suo posto a Dick Costolo.
In una recente intervista rilasciata ad Om Malik di Gigaom, Williams ha dichiarato di essere un po' preoccupato per il futuro del web: "C'è troppa roba. Ho l'impressione che la maggior parte degli strumenti che utilizziamo per organizzare le informazioni non siano stati creati per gestire un mondo di informazioni infinite […] Anche Twitter non è stato pensato per gestire questo mondo di informazioni infinite. Ma quello che voglio è che Twitter sia un antidoto all'informazione infinita, non la causa di essa". Insomma, sembra proprio che le evoluzioni del web abbiano sorpreso anche le menti più brillanti dell'informatica mondiale, ma quel che certo è che Williams & Co non resteranno sorpresi ancora per molo e, come sempre, sapranno correre un passo avanti al tempo. Finché, un giorno, arriverà qualcuno in grado di correre più veloce di loro.