Facebook aiuta le ricerche dei dispersi del terremoto in Nepal e lancia una raccolta fondi
Anche il social network di Mark Zuckerberg si è attivato subito dopo il terremoto in Nepal, da qualche giorno, infatti, Facebook ha messo a disposizione degli utenti lo strumento Safety Check, un servizio annunciato dal CEO della piattaforma ad ottobre 2014 che viene utilizzato in caso di disastri naturali e calamità di ogni tipo per comunicare ai propri parenti ed amici se si è in pericolo, se si ha bisogno di soccorso o se invece si è in salvo.
Grazie a questo utile strumento tutte le persone nelle zone vicino all’epicentro del sisma possono quindi informare amici e conoscenti iscritti a Facebook per informarli del proprio stato di salute. Tutti gli utenti individuati da Facebook all'interno della zona colpita dal terremoto sono quindi stati contatti tramite una notifica sullo smartphone per chiedere informazioni sullo stato di salute dell'utente.
In pochi secondi il social network è così in grado di comunicare ad amici e parenti presenti all'interno di Facebook che la persona sta bene e consentirà ai soccorsi di focalizzare l'attenzione su situazioni più gravi. Safety Check non è l'unica iniziativa attivata da Facebook per il terremoto in Nepal, nelle ultime ore, infatti, tutti i profili di Facebook avranno notato la comparsa di un nuovo box all'interno del News Feed, uno spazio in cui i tecnici della piattaforma invitano gli utenti a sostenere i terremotati del Nepal: "Migliaia di sopravvissuti al terremoto in Nepal hanno bisogno del nostro aiuto. Facebook contribuirà con importi corrispondenti alle donazioni fino al raggiungimento di 2 milioni di dollari". Il social network di Mark Zuckerberg ha quindi aperto una pagina su Facebook tutta dedicata al terribile terremoto che lo scorso 25 aprile ha colpito il Nepal nelle vicinanze della capitale Kathmandu.