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Facebook attiva il Safety Check per la strage di Orlando

Come già avvenuto in passato, in seguito alla strage di Orlando Facebook ha attivato il Safety Check, uno strumento che consente a chi si trova in luoghi interessati da attentati o catastrofi naturali di far sapere che sta bene ai propri contatti.
A cura di Marco Paretti
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Come già avvenuto in passato, in seguito alla strage di Orlando Facebook ha attivato il Safety Check, uno strumento che consente a chi si trova in luoghi interessati da attentati o catastrofi naturali di far sapere che sta bene ai propri contatti. Per la prima volta il social network di Mark Zuckerberg ha attivato lo strumento per un evento avvenuto negli Stati Uniti. Fino ad oggi, infatti, il Safety Check era stato reso disponibile per gli attentati di Parigi del 13 novembre, quelli in Nigeria del 17 novembredi Bruxelles il 22 marzo e di Lahore, in Pakistan, il 27 marzo. Prima degli attentati di Parigi, lo strumento era stato attivato soltanto in presenza di disastri naturali, come terremoti e tsunami.

Proprio il Safety Check aveva sollevato diverse critiche in seguito agli attentati di Parigi avvenuti lo scorso novembre: perché per la capitale francese è stato attivato e, per esempio, per gli attacchi di Beirut no? Il social network aveva risposto alle critiche attraverso un post pubblicato dal vice presidente Alex Schultz, il quale sottolineava come quella di Parigi sia stata la prima volta in cui il Safety Check è stato attivato per una situazione di pericolo al di fuori della sfera delle calamità naturali. Lo strumento, infatti, è nato in occasione del terremoto e tsunami che ha colpito Tohoku nel 2011 ed è stato poi riproposto in occasione di eventi come maremoti, trombe d'aria o altri cataclismi naturali.

Quello degli scorsi giorni, invece, è stato il primo Safety Check attivato all'interno degli Stati Uniti. Il social network ha infatti reso nuovamente disponibile lo strumento per tutti i suoi utenti che si trovano nelle vicinanze del club in cui un uomo ha ucciso 50 persone. Gli iscritti a Facebook che si sono geolocalizzati nelle vicinanze del luogo della tragedia, rivendicata nel corso delle ultime ore dall'Isis, sono state raggiunte da una notifica che chiedeva di confermare il proprio stato di salute, in modo da far sapere ai contatti di essere al sicuro. "Questa mattina sono molto triste per quello che è successo ad Orlando" ha scritto Zuckerberg sul suo profilo. "I miei pensieri e le mie preghiere vanno alle vittime, le loro famiglie e la comunità LGBT".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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