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Facebook dovrà risarcire 350mila euro ad un’azienda italiana: ha copiato la loro app

Il gigante dei social network è stato condannato a risarcire Business Competence, l’azienda italiana sviluppatrice di Faround per aver copiato, secondo i giudici, le idee e il concept alla base di Foraund, con le quali poi avrebbe creato la funzione Nearby Places rilasciata due mesi dopo.
A cura di Dario Caliendo
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Violazione del diritto d'autore e ruolo di protagonista in concorrenza sleale nei confronti di Business Competence, l'azienda italiana sviluppatrice di Faround. Sono queste le accuse che hanno condannato il colosso di Menlo Park a pagare un risarcimento di 350mila euro alla società italiana fondata nell'hinterland milanese, a seguito di una vera e propria "appropriazione parassitaria" delle idee su cui si basa Faround, dalle quali sarebbe nato Nearby Places, la funzione con la quale il social network elenca e consiglia eventi e punti d'interesse nelle zone limitrofe.

Cosa è successo

I fatti risalgono all'ottobre dell'anno 2012, mese in cui Business Competence ha lanciato Faround, un'applicazione che di fatto ha anticipato Nearby Places di Facebook di due mesi e che, a sua volta e secondo l'accusa degli sviluppatori italiani, sarebbe stata "identica alla propria app per concept e format", eccezion fatta dell'interfaccia grafica.

Una tesi condivisa anche dai giudici civili di primo grado che, nel 2016, ritennero non approvabile la richiesta di Facebook di sospendere l'esecutività del provvedimento giurisdizionale. Una sentenza storica, per i tempi, che venne confermata anche nel 2018, quando i giudici di secondo grado stabilirono che Facebook avrebbe dovuto versare a Business Competence 1750 euro di spese processuali, con un verdetto secondo il quale "non esistono prove che Nearbly Planes sia stata sviluppata in modo autonomo da Facebook rispetto a Faround". Un'assenza di prove contrarie che, secondo i giudici, avrebbe dimostrato "un’appropriazione parassitaria di investimenti altrui per la creazione di un'opera dotata di rilevante valore economico".

E a distanza di circa un anno, arriva la condanna per Facebook. Il gigante dei social network è stato condannato a risarcire la software house milanese con 350mila euro per aver copiato, secondo i giudici, le idee e il concept alla base di Foraund, con le quali poi avrebbe creato la funzione Nearby Places.

Come funziona l'app italiana (e cosa avrebbe copiato Facebook)

Foraund, l'applicazione rilasciata nel 2016 da Business Competence (in origine chiamata Facearound), sin dai suoi primi respiri ha fatto della geolocalizzazione e l'analisi dei Big Data il suo motore trainante grazie al quale, individuando l'esatta posizione di una persona e analizzando i suoi gusti e le sue preferenze, era in grado di consigliare punti d'interesse, ristoranti o bar vicini. L’app per anni ha avuto un notevole interesse economico e commerciale per le aziende iscritte a Facebook con una loro Pagina perché, tramite un abbonamento, potevano apparire tra i risultati visualizzati sulla cartina geografica virtuale ed essere raggiunte molto più facilmente dagli utenti interessati.

Un concetto tutto sommato molto simile a quello di Nearby Places di Facebook, la sezione dedicata agli eventi e ai punti di interesse che, nel social network, distribuisce consigli su luoghi da visitare o locali in cui cibarsi o divertirsi, proprio in base ai gusti di ognuno dei propri iscritti (e alle attività svolte dai relativi contatti).

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