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Facebook ha chiesto agli utenti se è consentito adescare minori sui social: “Un errore”

Il questionario, pubblicato dal giornalista del The Guardian Jonathan Haynes, chiedeva agli utenti di immedesimarsi in un adulto che chiede foto esplicite ad un 14enne, scegliendo poi tra risposte che vanno dal “Consentito” al “Non consentito”.
A cura di Marco Paretti
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Un sondaggio come molti altri proposti agli utenti di Facebook, che sempre più spesso chiede ai suoi iscritti di rispondere a domande relative alle proprie politicy o decisioni. Solo che questa volta agli utenti è stata posta una domanda particolare: se secondo loro è consentito utilizzare Facebook per adescare minorenni. Il questionario, pubblicato dal giornalista del The Guardian Jonathan Haynes, chiedeva agli utenti di immedesimarsi in un adulto che chiede foto esplicite ad un 14enne, scegliendo poi tra risposte che vanno dal "Consentito" al "Non consentito". Il problema? L'adescamento di minori è comunque reato.

In seguito alla diffusione delle immagini del questionario, il vice presidente dei prodotti di Facebook Guy Rosen ha twittato un messaggio per scusarsi dell'accaduto, spiegando che "la domanda non avrebbe dovuto far parte del sondaggio". Rosen ha poi sottolineato che il questionario non è stato pensato per decidere la posizione di Facebook in merito alla pedofilia: "Utilizziamo questi strumenti per capire cosa pensa la comunità delle nostre politiche. Ma questa attività è e sarà sempre completamente inaccettabile su Facebook. Lavoriamo regolarmente con le autorità se identifichiamo comportamenti del genere. Il sondaggio è stato un errore".

Il questionario chiedeva agli utenti di immaginare "un mondo ideale nel quale poter scegliere i termini di utilizzo di Facebook", per poi proporgli alcune tipologie di contenuti chiedendogli di scegliere tra diverse opzioni, tra cui la volontà di vederli, di accettarli ma senza vederli e di bandirli totalmente dal portale. In una di queste domande si inseriva quella relativa alla pedofilia, chiaramente un esempio di contenuto estremamente offensivo. Alla domanda gli utenti potevano scegliere se rispondere bollando il contenuto come accettato o da bandire. Una delle risposte recitava: "Questo contenuto dovrebbe essere consentito su Facebook e non mi disturberebbe vederlo".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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