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Facebook ha iniziato a pagare gli utenti per rispondere a sondaggi e ricerche

Attraverso un’app battezzata Facebook Viewpoints il social network ha iniziato a chiedere le opinioni degli utenti attraverso sondaggi ricompensati in denaro. Tra i compiti proposti ai volontari però non c’è solamente la risposta a semplici domande, ma anche la partecipazione a ricerche e la raccolta di informazioni.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Soltanto pochi mesi fa Facebook era stata costretta a chiudere i battenti di Facebook Research, un controverso progetto che prevedeva di pagare fino a 20 dollari al mese ad alcuni utenti in cambio della possibilità di osservare il modo in cui interagivano con lo smartphone. Il bisogno della società di entrare in contatto con questa tipologia di dati però non si è mai placato, tanto che in questi giorni ha lanciato un'altra iniziativa per certi versi simile: si chiama Facebook Viewpoints ed è un sistema per la raccolta di sondaggi, opinioni e altre tipologie di aiuti provenienti dagli utenti, proposto sotto forma di app per Android e iOS.

Quanto ti paga Facebook

L'annuncio è di queste ore, l'app già è disponibile (anche se è destinata ai soli Stati Uniti) e per il momento offre un unico sondaggio sugli impatti dei social network sul benessere individuale. L'idea alla base di Facebook Viewpoints è la stessa alla base di altre iniziative come Google Opinion Rewards: l'azienda in particolare ricompensa gli utenti per la loro opinione su svariati argomenti con del credito virtuale che può essere convertito in denaro tramite PayPal fino ad un massimo di 600 dollari all'anno, e parla di 5 dollari per ogni 1000 punti virtuali acquisiti nel completamento dei compiti proposti. Rispondere al primo sondaggio assicura 1000 punti per 15 minuti di attenzione, ma in realtà a ogni attività potrebbe corrispondere ricompense differenti, e proprio sulla tipologia di attività richieste si sta concentrando l'attenzione di alcuni osservatori.

Nella descrizione di Facebook Viewpoints si precisa infatti che i programmi previsti dalla piattaforma non comprendono solamente il completamento di sondaggi ma possono includere lo svolgimento di compiti specifici e la prova di nuovi prodotti. Nei termini del servizio inoltre è specificato che alcuni dei compiti consistono nel migliorare gli algoritmi di intelligenza artificiale di Facebook registrando la pronuncia di nomi o fornendo descrizioni di immagini visualizzate dal sistema; altri prevedono di provare nuovi software o interfacce, di raccogliere informazioni da amici o familiari, scattare foto o registrare video. Facebook sembra insomma intenzionata a chiedere ai suoi utenti molto più di semplici risposte a sondaggi, contando sul fatto che qualcuno disposto a guadagnare qualche dollaro nel tempo libero si trovi sempre; per avere un'idea più precisa di cosa il social chiederà ai suoi utenti di fare toccherà però attendere che il programma entri nel vivo.

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