Uno studio condotto dal team di ricercatori di Facebook ha svelato che gli americani appartenenti alla comunità LGBT fanno coming out sul social network due volte più spesso rispetto allo scorso anno. Sono circa 6 milioni gli utenti che si definiscono tali, 800 mila dei quali si sono dichiarati per la prima volta nel corso del 2014. Ad oggi il numero di persone che fanno coming out ogni giorno su Facebook è più che raddoppiato nel corso degli ultimi mesi e a breve si sarà triplicato. Il social network ha definito "coming out" l'azione di esprimere sul proprio profilo un interesse verso lo stesso sesso.
I ricercatori hanno inoltre individuato un picco di coming out in seguito alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di legalizzare i matrimoni gay. "In una giornata tipo, un utente su dieci che modifica la voce ‘interesse' nelle impostazioni del profilo lo fa per indicare una preferenza nei confronti del suo stesso sesso" hanno spiegato Bogdan State e Nils Wernerfelt, due dei ricercatori responsabili dello studio. "Quando la Corte Suprema ha annunciato la sua decisione in merito ai matrimoni gay, il tasso è raddoppiato: una ogni cinque persone". Inoltre, spiegano i ricercatori, nei giorni successivi più di 26 milioni di utenti hanno modificato la propria immagine del profilo con quella raffigurante i colori dell'arcobaleno.
Forte anche il supporto da parte dei non appartenenti alla comunità nei confronti delle pagine legate ai gruppi LGBT. Secondo Facebook, circa 5,7 milioni di americani supportano almeno una delle 300 pagine LGBT più popolari. Proprio come il numero di coming out, anche il tasso di crescita del supporto sta aumentando a ritmi serrati e ha subito un incremento in seguito alla legalizzazione del matrimoni gay in tutti gli Stati Uniti. "Le pagine legate ai diritti della comunità LGBT hanno ottenuto circa 150 mila nuovi fan durante i cinque giorni successivi alla decisione della Corte Suprema" hanno continuato State e Wernerfelt. Una ricerca che peraltro costituisce un'importante novità per Facebook: mai prima d'ora si era addentrata nello studio di dati così personali come l'orientamento sessuale. Un ulteriore segno dell'importanza data all'integrazione da parte del social network di Zuckerberg.
