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Facebook, la maggior parte degli utenti non sopporta gli status “inutili” dei propri amici

Secondo una ricerca addirittura 4 su 10 persone vorrebbero fermare gli aggiornamenti degli status “senza senso” su Facebook. Addirittura il 35 per cento sono stufi di sentire altri usare continuamente la parola “like”.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Il mondo di Facebook, dei suoi status, delle sue immagini condivise e di tutti i commenti che vengono elaborati e rilasciati giorno dopo giorno, ora dopo ora e minuto dopo minuto è ormai parte della maggioranza delle persone che vivono oggi sul pianeta terra. Proprio in questa maggioranza di persone esistono addirittura tre utenti su quattro che dichiarano di iniziare ad essere stufi degli aggiornamenti senza "senso" dei propri amici.  

Lo studio realizzato ha infatti stabilito come la maggior parte dei britannici desiderino amici e parenti che la smettano di aggiornare i loro status su Facebook con parole ‘spazzatura senza senso'. Quasi un quarto desiderano che la gente smetta anche di condividere autoritratti monotoni, in particolare quelli degli uomini, i peggiori trasgressori, secondo la ricerca.

Oltretutto, sempre secondo la ricerca, addirittura una enorme quantità pari al 35 per cento della nazione inglese si reputa stufa di sentire gli altri usare continuamente la parola "like" ossia "mi piace" nei loro discorsi, anche vocali. L'indagine è stata realizzata su di un campione di 2.000 adulti, tramite il motore di ricerca di Microsoft, Bing, chiedendo agli inglesi le loro abitudini, giorno per giorno e come vorrebbero che gli altri modificassero la loro routine.

Brian Kealy, capo della ricerca di Microsoft UK, dichiara come: "La nostra ricerca rivela come un enorme numero di cittadini britannici realizza le proprie attività per abitudine. Tra di esse anche scrivere status su Facebook non troppo interessanti."  Il Professor Kevin Dutton, esperto in scienza della influenza sociale, ha affermato in proposito: "Noi tutti facciamo cose quotidiane in modo abituale, senza pensare. In realtà anche le più evidenti abitudini mostrano un desiderio di ordine, con la possibilità di imparare sempre qualcosa di nuovo."

 

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