Facebook ha un problema e forse lo ha sempre avuto: è pieno di bufale. Se fino ad oggi questa scomoda presenza poteva al massimo generare qualche fastidiosa discussione, in seguito all'elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti e alle conseguenti accuse secondo le quali le bufale avrebbero favorito la sua elezione, il social network ha dovuto affrontare un'enorme ondata di polemiche. Inizialmente gestite con dichiarazioni piuttosto deboli – Zuckerberg aveva definito questa idea "folle" -, le critiche hanno costretto i vertici del social network a fare dietro front e riconsiderare l'intera faccenda, ammettendo la presenza dell'errore e impegnandosi a risolverlo.
Nel corso degli ultimi giorni Zuckerberg, che già era intervenuto sul suo profilo ufficiale per commentare l'ipotesi secondo la quale i social avrebbero "pilotato" le elezioni, ha pubblicato un nuovo post nel quale elenca sette progetti che l'azienda di Menlo Park attuerà per cercare di limitare la diffusione delle bufale all'interno di Facebook:
- Migliore rilevazione: "La cosa più importante che possiamo fare è migliorare la nostra abilità di classificare la disinformazione. Questo significa realizzare sistemi in grado di individuare più efficacemente ciò che secondo le persone è falso prima che siano loro a segnalarcelo".
- Segnalazioni semplificate: "Rendere più semplice per gli utenti segnalare come false le storie ci aiuterà a bloccare la disinformazioni più velocemente".
- Verifica di terze parti: "Abbiamo contattato diverse organizzazioni di fact checking che possono aiutarci nell'individuazione delle bufale".
- Avvisi: "Stiamo esplorando la possibilità di indicare le storie come false utilizzando dei marchi visibili a tutti gli utenti".
- Qualità degli articoli suggeriti: "Stiamo alzando la qualità delle storie suggerite che appaiono sotto ai link presenti nel News Feed".
- Disgregare l'economia delle bufale: "Molta disinformazione è guidata dallo spam sponsorizzato. Combatteremo questo fenomeno con politiche sugli annunci pubblicitari più stringenti, come quelle che abbiano annunciato la scorsa settimana".
- Ascoltare: "Continueremo a lavorare con giornalisti e altre realtà dell'industria dell'editoria per ottenere i loro consigli e, in particolare, comprendere meglio il loro sistema di fact checking".