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Facebook si rifiuta di cancellare le tue foto imbarazzanti? Da oggi puoi fare ricorso

Fino ad ora il comitato per il controllo poteva accogliere ricorsi solamente da parte di chi puntava a rovesciare decisioni in merito a contenuti rimossi ma che si desiderava riportare online. A partire da oggi l’istituzione potrà intervenire anche in senso opposto, ovvero quando Facebook sembra non voler prendere posizione contro un contenuto giudicato lesivo del regolamento della piattaforma.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A partire da oggi gli utenti che desiderano far rimuovere un contenuto da Facebook e hanno ricevuto una risposta negativa dal social, potranno fare ricorso per rovesciare la decisione dei moderatori. L'annuncio è arrivato direttamente dal comitato per il controllo di Facebook, un organo che ha il compito di riesaminare decisioni controverse in merito alla moderazione dei contenuti pubblicati sui social. Istituito dal gruppo di Mark Zuckerberg ormai l'anno scorso, il comitato è una istituzione indipendente rispetto al resto dell'azienda, pensata proprio per poter prendere in autonomia decisioni che potrebbero contrastare da quelle che prenderebbe il social.

Cosa cambia rispetto a ieri

Fino ad ora il comitato per il controllo poteva accogliere ricorsi solamente da parte di chi puntava a rovesciare decisioni in merito a contenuti rimossi ma che si desiderava riportare online. Attraverso la procedura ad esempio possono essere resi nuovamente visibili post di denuncia sul razzismo confusi per post razzisti da algoritmi e moderatori in carne e ossa. A partire da oggi l'istituzione potrà intervenire anche in senso opposto, ovvero quando Facebook sembra non voler prendere posizione contro un contenuto giudicato lesivo del regolamento della piattaforma.

A cosa serve la novità

In questa categoria possono finire incitamento all'odio, disinformazione, infrazione del diritto d'autore, minacce di morte e molto altro. Queste infrazioni possono essere palesi agli occhi di un utente, ma dopo le segnalazioni possono finire sotto l'esame di moderatori he potrebbero decidere di non intervenire, magari interpretando in modo troppo largo un regolamento che in alcuni casi richiede di esercitare un giudizio personale sui problemi del social. Con la novità annunciata in queste ore, eventuali decisioni prese da Facebook potranno essere rovesciate dal comitato esterno.

I casi accettati

In realtà l'organo indipendente non è particolarmente prolifico, anzi: finora si è espresso solamente in 8 occasioni. Il suo scopo in effetti non è quello di intervenire nel processo di moderazione quotidiano attraverso il quale ogni giorno vengono rimossi migliaia di post in tutto il mondo; piuttosto, il comitato per il controllo va visto come una ultima risorsa per gli utenti che hanno già tentato tutte le strade interne al social per appellarsi alle decisioni dei moderatori.

In questi casi è Facebook a offrire un numero identificativo del caso in oggetto, nell'eventualità in cui l'utente che ha effettuato la segnalazione originale ritenesse opportuno rivolgersi al comitato. Anche una volta presentato il proprio caso, sta all'organo esterno decidere di accettare il caso — e questo avviene solitamente quando il tema trattato ha una certa rilevanza. Nei 6 mesi trascorsi dal lancio dell'iniziativa, non è ancora stato accolto nessun caso italiano.

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