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Facebook smetterà di mostrarti annunci in base al tuo orientamento sessuale

Da gennaio 2022 gli annunci pubblicati sulle piattaforme dell’azienda fondata da Mark Zuckerberg non potranno più essere indirizzati agli utenti a seconda del loro orientamento sessuale e di altre caratteristiche sensibili come religione, stato di salute e orientamento politico. La misura è pensata per salvaguardare queste categorie da attacchi e persecuzioni, ma ha attirato anche critiche.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Facebook e le altre app del gruppo Meta utilizzano il comportamento adottato sui social – dai Mi piace alle pagine seguite – per tracciare un profilo di ogni singolo individuo e indirizzare a ciascuno pubblicità che possano incrociarne gli interessi. A partire dai prossimi mesi però gli annunci pubblicati sulle piattaforme dell'azienda fondata da Mark Zuckerberg non potranno più essere indirizzati agli utenti a seconda del loro orientamento sessuale e di altre caratteristiche sensibili come religione, stato di salute e orientamento politico. Ad annunciarlo è stato proprio il gruppo Meta, con un intervento sul suo blog pubblicato in queste ore.

Le categorie salvaguardate

Le attività svolte su Facebook e Instagram in effetti possono rivelare aspetti molto intimi della vita degli utenti: le pagine frequentate possono qualificare un individuo come interessato alle tematiche LGBTQ, oppure a tutto ciò che concerne la religione ebraica o induista, o ancora come vicino a posizioni progressiste o conservatrici, estremiste o moderate. Gli algoritmi del gruppo Meta sono in grado di effettuare queste determinazioni con un buon grado di approssimazione e, pur non rivelando le loro scoperte agli inserzionisti, danno loro modo di bersagliare con annunci pubblicitari categorie di persone numerose e molto specifiche. Ora Meta ha deciso di escludere da questo sistema proprio le informazioni più sensibili rilevate, su pressione di esperti che già da tempo avvisano di come questo tipo di tracciamento possa essere sfruttato a scopo persecutorio.

Le ragioni di Meta

Allo stato attuale delle cose infatti attori malevoli come governi illiberali, gruppi d'odio o truffatori possono utilizzare la piattaforma pubblicitaria di Facebook per entrare indirettamente in contatto con comunità e tipologie di persone che intendono invece silenziare, perseguitare o discriminare, oppure con persone fragili e più facili da bersagliare; con il cambiamento in programma questo non sarà più possibile. Allo stesso modo però diventerà impossibile rivolgersi alle cominità sottorappresentate anche da parte di associazioni e gruppi di supporto che intendono offrire sostegno e risorse a queste persone, motivo per cui l'iniziativa è già stata bersagliata dalle critiche. Il bilancio finale della decisione presa andrà però fatto tra qualche mese: il cambiamento annunciato avrà luogo da gennaio del 2022.

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