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Facebook sta lavorando su un visore VR sottile come un paio di occhiali da sole

I ricercatori del gruppo hanno mostrato i potenziali risultati di una tecnologia sulla quale stanno lavorando, che potrebbe ridurre l’ingombro delle componenti necessarie ai visori per la realtà virtuale e rendere questi prodotti più facili da indossare per lungo tempo. Non è ancora chiaro però quando arriveranno sul mercato i primi dispositivi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Uno dei motivi per cui i visori per la realtà virtuale non si sono ancora diffusi a macchia d'olio, oltre al prezzo, è che sono ancora parecchio scomodi da indossare; non stupisce dunque che molte aziende siano al lavoro per ridurre l'ingombro di caschi ed elmetti per trasformarli in gadget più leggeri e compatti. Tra queste aziende c'è Facebook, che in questi giorni ha raccontato di essere al lavoro su un visore di prossima generazione, del quale ha mostrato un concept molto simile a un comune paio di occhiali.

A mostrare un'anteprima del dispositivo è stato il team di ricercatori scientifici interni al gruppo che sta lavorando a come miniaturizzare le componenti normalmente richieste per il funzionamento di un visore per la relatà virtuale. Facebook del resto dopo aver acquisito Oculus ha sempre mantenuto alto l'interesse per la diffusione della realtà virtuale, e per rendere questi prodotti più comodi e dunque più appetibili di quanto non siano ora necessitano di un salto di qualità che solo la ricerca può portare.

Il nuovo gadget in lavorazione somiglia a dei comunissimi di occhiali da sole; forse l'ingombro è leggermente maggiore di quello di un paio di occhiali, ma il dispositivo si può tranquillamente inforcare e portare per lunghi periodi di tempo senza fatica. Gli schermi sono posizionati dove normalmente si troverebbero le lenti e rivolti verso gli occhi di chi indossa il gadget. Le lenti che focalizzano le immagini sulla retina sono uniche nel loro genere: si tratta di ottiche olografiche, nelle quali la luce prodotta non segue il tradizionale percorso diretto dallo agli occhi e mediato da una lente, ma viene riflessa più volte all'interno della stessa lente per poi essere rilasciata verso la retina.

Riuscire a far percorrere alla luce un tragitto più lungo permette di mettere a fuoco le immagini prodotte sulla retina all'interno di dispositivi di minor spessore. Purtroppo però il problema ottico che gli ingegneri hanno deciso di risolvere in questo modo è particolarmente complesso, e prima che i ricercatori riescano a trasformare la loro soluzione in un prodotto commerciale passerà del tempo. Lo stesso gadget mostrato pubblicamente non è altro che un concept, ovvero un modello non funzionante realizzato immaginando come potrebbe funzionare il visore del futuro basato sulle ottiche olografiche: per sapere quando questo visore sarà disponibile toccherà attendere.

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