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Facebook, un miliardo di dollari per un nuovo datacenter

Mark Zuckerberg pronto ad iniziare i lavori per il nuovo datacenter della sua azienda. Comparirà su di un’area di 1,4 milioni di metri quadrati si chiamerà Catapult.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Le grandi aziende operanti nel campo della tecnologia non possono al giorno d'oggi che investire il proprio denaro nella costruzione di importanti datacenter. Luoghi in cui si coordina e si mantiene attive le apparecchiature ed i servizi di gestione dei dati. Apple, Google e tutti i grandi colossi dell'era digitale ne posseggono uno. Facebook non poteva essere da meno e con il suo potenziale sempre più in crescita è normale vedere la costruzione di un nuovo centro elaborazione dati.

La notizia è stata riportata dal Des Moines Register, il quale pone certezza proprio sulla realizzazione di un nuovo datacenter per l'ecosistema del più famoso Social Network del momento. Si chiamerà Catapult, sarà posizionato ad Altoona, in Iowa, avrà un'area di 1,4 milioni di metri quadrati e sarà quello che l'azienda definisce "il data center più avanzato del mondo". Secondo le indiscrezioni sarà fabbricato in due distinte fasi, che costeranno 500 milioni di dollari ciascuna. A lavoro finito si conta che costo totale dovuto dal CEO Zuckerberg si aggirerà in una cifra stimata di 1,5 miliardi di dollari. Un investimento potenziale che però potrà essere affiancato da importanti incentivi statali a cui l'azienda provvederà ad incassare tramite la costruzione di un impianto ad energia eolica.

Un datacenter di Facebook nel proprio territorio ha chiaramente scatenato la corsa alla competizione per l'approvvigionamento dei lavori. La contesa si è andata a creare fra Iowa e Nebraska, ma alla fine è stato deciso per un'area con agile accesso ai cavi interstatali in ​​fibra ottica che corrono lungo la Highway 80 e che raggiungono già la città di Altoona. Nelle vicinanze ci sono adeguati servizi idrici, la zona ha un basso tasso di disastri naturali ed è facilmente accessibile tramite la viabilità ordinaria.

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Chiaramente il nuovo datacenter di Zuckerberg farà parte del progetto Open Compute, che prevede la condivisione dei propri progetti hardware per la dotazione dei datacenter. In questo modo anche le aziende che non hanno la stessa posizione economica del social network potranno prendere spunto dal Catapult per costruirne in proprio, magari più piccolo. Da non sottovalutare anche la grande propensione per le cose fatte a regola d'arte da parte del grande CEO di Facebook. Nel nuovo datacenter infatti verranno posizionati esclusivamente server fatti in casa, oppure costruiti da terzi secondo le rigorose specifiche dettate dall'azienda di Menlo Park, così come già avvenuto per il datacenter in Svezia. Zuckerberg da tempo ormai ha abbandonato i fornitori tradizionali e ha iniziato a progettarsi in casa le proprie infrastrutture di rete, per andare poi in Cina come a Taiwan a procurarsi quello che serve, risparmiando sui costi.

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