Facebook vuole diminuire la diffusione di contenuti politici nel News Feed
Facebook sta cercando di ridurre la diffusione di contenuti politici nella "Sezione Notizie". L'esperimento è iniziato nel febbraio 2021 e vuole andare incontro a quegli utenti che hanno lamentato il sopravvento di queste informazioni sulle altre. All'inizio il progetto ha visto coinvolta una piccola percentuale di persone provenienti da paesi diversi: Canada, Brasile e Indonesia. Ora, dopo i "risultati positivi", la piattaforma di Mark Zuckerberg vuole espandere i test anche in Costa Rica, Irlanda, Svezia e Spagna.
L'operazione prevede che venga diminuita la probabilità che qualcuno commenti o condivida contenuti politici. Allo stesso tempo, viene data maggior enfasi a quegli elementi che permettono agli utenti di fornire un feedback negativo su determinate notizie politiche. Secondo Aastha Gupta, Facebook Product Management Director, "questi cambiamenti influenzeranno i contenuti del dibattito pubblico e gli utenti potranno notare un impatto sul loro traffico".
Sono escluse dai test le informazioni rilevanti sulla pandemia diffuse da organizzazioni autorevoli come l'Organizzazione mondiale per la sanità e il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Oltre a queste ultime, saranno esentati anche le agenzie sanitarie nazionali e regionali, i servizi dei paesi colpiti, i contenuti delle agenzie governative ufficiali e dei servizi.
Ma quanto incide la politica?
Spinto da un dibattito su quali siano i contenuti che innescano le interazioni migliori, il social network sta dunque cercando di mutare la propria natura. Resta il fatto che il commento e la condivisione rientrano nelle poche attività degli utenti che le agenzie esterne possono misurare e valutare. Inoltre, gli studi hanno dimostrato in modo schiacciante che i contenuti politici, soprattutto quelli di destra, dominano e danno forma alle interconnessioni della comunità virtuale più numerosa al mondo.
Facebook non condivide questa visione delle cose. Anzi, stando ai suoi dati, la politica rappresenta un misero 6 per cento di ciò che gli utenti realmente vedono sulla home. In questa piccolissima fetta sono inclusi i post pubblicati da amici o da pagine (che sono profili pubblici creati da aziende, marchi, celebrità, media media, cause e simili). Una percentuale destinata a diminuire ulteriormente se l'esperimento andrà a buon fine.