“Fateci vedere quello che vedono i nostri figli”: l’appello dei genitori a TikTok
Protagonista di un successo ormai inarrestabile e globale, TikTok si sta trovando in questi mesi a fare i conti con il fatto che la maggior parte dei suoi utenti sono giovani e giovanissimi, e che per tutelarli occorre esercitare sui contenuti ospitati dall'app un grado di controllo anche maggiore rispetto a quanto si può trovare sul resto della Rete. I meccanismi di viralità che animano tendenze e sfide del resto rischiano però di muoversi in direzione contraria, promuovendo all'interno della piattaforma comportamenti rischiosi o pericolosi da seguire per i minori; per questo motivo un'associazione di genitori negli Stati Uniti si è mossa per chiedere ai gestori una funzione per poter vedere tutti i video ai quali vengono sottoposti i figli.
L'appello dei genitori
La richiesta è stata espressa in una lettera aperta rivolta alla responsabile operativa del gruppo Vanessa Pappas. Nella missiva, firmata finora da circa 12.000 persone, viene chiesto agli sviluppatori di introdurre all'interno della piattaforma la possibilità di creare dei cosiddetti account mirror, o profili specchio: dei profili speciali dedicati ai genitori, che consentano loro di vedere esattamente gli stessi tiktok che gli algoritmi dell'app propongono ai ragazzi ai quali l'account è legato In realtà TikTok permette già di collegare due account tra loro, dando a un profilo la possibilità di controllare le impostazioni sulla privacy dell'altro; questo sistema permette però di intervenire solamente su aspetti come la quantità di tempo che i figli possono dedicare a TikTok, le persone che possono entrare in contatto con loro e le limitazioni relative ai video che mostrano contenuti sensibili. I firmatari vorrebbero però poter andare oltre, ma la questione non è facile da dirimere.
Esigenze in conflitto
In effetti TikTok confeziona una lista di video unica per ciascuno basandosi sulle preferenze dei ragazzi, e stando così le cose non è sempre facile per un genitore sapere in quali video i propri figli potrebbero imbattersi di preciso, e tantomeno se sia effettivamente il caso di intervenire spiegando loro fenomeni che da soli potrebbero non capire o interpretare male. D'altro canto però una soluzione come quella proposta negli Stati Uniti racconterebbe ai genitori aspetti dei propri figli che questi ultimi potrebbero legittimamente voler tenere per sé.