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Francia, Google pagherà una multa di 100 mila euro: “Non rispetta il diritto all’oblio”

Google è stata multata dalla Cnil, la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés, per non aver risposto alle richieste di estendere le regole sul diritto all’oblio a tutti i domini proprietari. La multa ammonta a 100.000 euro.
A cura di Marco Paretti
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Google è stata multata dalla Cnil, la Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés, per non aver risposto alle richieste di estendere le regole sul diritto all'oblio anche a tutti i domini proprietari e non solo su quello francese. La multa ammonta a 100.000 euro, una cifra relativamente bassa se si conta che il colosso di Mountain View genera ricavi pari a circa 75 miliardi di dollari all'anno. La decisione fa riferimento al diritto all'oblio imposto nel 2014 dall'Ue, il quale consente a chiunque abbia connessioni con l'Europa di chiedere la rimozione di link riguardanti se stesso.

Google ha sempre combattuto per limitare la decisione della commissione ai singoli domini, come in questo caso Google.fr, sottolineando il fatto che applicare la legge in tutto il mondo avrebbe limitato la libertà di espressione online degli utenti. Nonostante questo, le autorità francesi hanno continuato a chiedere a Google di applicare il diritto all'oblio a livello globale per proteggere la privacy dei singoli in tutto il mondo. "Per consentire ai cittadini francesi di esercitare davvero il diritto all'oblio, Google deve applicarlo a tutte le sue estensioni" ha spiegato la Cnil. "Non concordiamo con l'affermazione della Cnil secondo la quale ha l'autorità di controllare i contenuti che le persone possono visualizzare al di fuori della Francia" ha risposto Google in una nota.

Pochi giorni fa l'azienda di Mountain View ha chiarito definitivamente quello che sarà il suo approccio nei confronti di queste richieste, che saranno accolte solo in parte e sottostando a criteri territoriali. Innanzitutto la censura dei link non sarà globale ma caratterizzerà solo i risultati di ricerca nei paesi in cui è stata richiesta la rimozione. Ciò che cambia è però il fatto che la censura sarà attiva su tutti i domini europei di Google e non solo su quelli locali. In breve, ciò che decreterà se un link sarà visibile o meno sarà la provenienza della ricerca e, quindi, la residenza di chi la effettua. In questo modo i link che hanno ottenuto la rimozione saranno oscurati solamente per i cittadini del paese in oggetto e non in tutto il mondo, sebbene la censura caratterizzi effettivamente tutti i domini europei di Google.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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