Galaxy Note 7, la sostituzione costerà a Samsung più di un miliardo di dollari
Secondo quanto riportato da un gruppo di analisti finanziari in seguito alla notizia del blocco delle vendite del nuovo Samsung Galaxy Note 7 che la scorsa settimana è stato ritirato dal mercato a causa di un problema alla batteria, la sostituzione dei 2,5 milioni di dispositivi venduti ammonterà ad almeno un miliardo di dollari, una cifra alla quale si aggiungerà il grave danno d’immagine. In occasione di un recente incontro con la stampa, un dirigente dell'azienda coreana ha preferito non diffondere i dettagli sull'ingente danno legato alla sostituzione di tutti gli smartphone ma ha definito la perdita come un "importo straziante".
Il Galaxy Note 7 è stato messo in commercio lo scorso 19 agosto e fin dai primi giorni di vendita numerosi utenti hanno segnalato problemi alla batteria, con numerose foto e video pubblicate sui social network che mostrano il phablet Samsung con problemi al display in seguito al surriscaldamento della batteria o, nella peggiore dei casi, immagini del dispositivo completamente bruciato in seguito all’esplosione della batteria durante la ricarica.
Vista la diffusione del problema su larga scala i vertici dell'azienda hanno deciso di ritirare tutti i prodotti in commercio. Stando alle informazioni riportate dal colosso coreano, il 70% delle batterie montate sui Galaxy Note 7 sono state prodotte da Samsung SDI mentre la restante parte è stata realizzata dall’azienda cinese Amperex Technology Ltd. Come riferito dagli analisti dunque, il danno stimato rappresenterebbe circa il 5% dei profitti dell'azienda che nel corso del 2016 dovrebbe fatturare circa 20,6 miliardi di dollari. Ovviamente il richiamo globale di un prodotto di punta come il Galaxy Note 7 per l'azienda rappresenta anche un grave danno d'immagine.