Giornali online imbavagliati dal Governo?
I capigruppo in commissione di Pdl e Pd, Enrico Costa e Walter Verini, hanno presentato mercoledì scorso alla Camera degli emendamenti per estendere le norme anti-diffamazione anche ai quotidiani on line. Parere negativo dal sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, e sospensione della seduta richiesta da Costa.
Queste le notizie pervenute fino a ieri dal Governo in merito ad un testo di legge – "Ammazza Blog", ribattezzato – che sta alimentando lo scontro tra i partiti per via delle posizioni divergenti in merito alla sua oculatezza.
La reazione del Capogruppo del Pdl alla bocciatura da parte del Sottosegretario dell'emendamento avanzato:
"Sinceramente non capisco la sua posizione. Se le norme sulla diffamazione si applicano ai quotidiani perché non si devono applicare anche alla versione on line degli stessi quotidiani? Sulla carta non si può diffamare, su Internet sì?" (Enrico Costa, Pdl)
Il testo contiene una lunga lista di emendamenti, un centinaio. L'emendamento che avrebbe generato proteste e discordanza generale è quello relativo ai siti internet editoriali, registrati come testate con direttore e responsabile. La norma, quindi, escluderebbe i blog.
E' di stamattina la riunione alla Camera per riprendere la seduta sospesa ieri. Si sarebbe dovuto iniziare a votare sugli emendamenti al testo in commissione Giustizia, per portarlo in Aula venerdì, ma la seduta fiume sul decreto Fare costringerà probabilmente a rinviare tutto ai prossimi giorni, anche considerato che all’esame in Assemblea dovrebbe essere data la precedenza al decreto sugli Ecobonus, in scadenza.
C'è da attendere, quindi, per capire se e come le testate online verranno "imbavagliate" a seguito del Decreto.
Di bavaglio hanno parlato i grillini e non proprio discordanti sono i parlamentari di SEL. Il capogruppo SEL avrebbe detto ieri:
"Nella distrazione generale, in commissione Giustizia alla Camera si sta tentando di calare un colpo all'informazione in Rete. In maniera totalmente surrettizia Pdl, Pd e Scelta civica hanno presentato emendamenti per estendere la nuova disciplina sulla diffamazione a mezzo stampa anche ‘ai siti internet aventi natura editoriale" e tutto avviene "nonostante il parere negativo del governo, che ha rilevato la totale indeterminatezza della definizione, e nonostante nel testo base del deputato Costa non compaia mai il tema, ma anzi ne sia stato esplicitamente espunto" (Daniele Farina, SEL)