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Gli amici su Facebook non sono veri amici: la sentenza della Corte Suprema della Florida

Non basta la certificazione del social network di Mark Zuckerberg a stabilire l’esistenza di un legame di amicizia tra due persone, anzi: spesso il rapporto tra utenti amici su Facebook è labile o inesistente. Chi frequenta la piattaforma lo sa già da tempo, ma la sentenza emessa negli Stati Uniti lo mette nero su bianco.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Ora ci si mette anche la Corte Suprema della Florida a sminuire i legami instaurati su Facebook. Secondo una sentenza emessa qualche giorno fa dal giudice Charles Canady, le amicizie sul social di Mark Zuckerberg non sono infatti da considerarsi alla stregua di vere amicizie, o almeno non tutte. La delibera è la conseguenza del tentativo — da parte di un avvocato di uno studio legale statunitense — di ricusare il giudice assegnato al caso del proprio cliente, poiché amico su Facebook dell'avvocato della controparte. Il legame di amicizia, secondo la richiesta di ricusazione, avrebbe rischiato di avere un impatto sull'imparzialità del giudice e di influenzare così l'esito del processo.

Davanti alla Corte Suprema della Florida, la richiesta è stata però negata: "un amico su Facebook può anche non essere un amico nel senso tradizionale della parola; stabilire un legame di amicizia sul social non è il segnale oggettivo dell'esistenza di un rapporto affettivo o di stima normalmente presenti in un legame tra amici inteso in senso tradizionale". Il legame tra il giudice e l'avvocato della controparte non sarebbe dunque necessariamente di amicizia, o almeno non del tipo di amicizia capace di avere un'influenza sull'esito di un processo: per stabilire il contrario in modo incontrovertibile occorrerebbero altre prove, che però i due non sono ovviamente tenuti a fornire.

La sentenza non rivela nulla che qualunque frequentatore di Facebook già non sappia: negli Stati Uniti la maggioranza degli utenti del social supera agevolmente quota 200 amici (un numero talmente elevato che sarebbe impossibile da ricostruire facendo nomi e identità su due piedi) e la piattaforma permette di accumularne fino a 5mila. Come ha indicato lo stesso Canady, in molti insomma formulano o accettano richieste da persone che non hanno mai conosciuto dal vivo, oppure aggiungono individui provenienti dal proprio passato o conosciuti di recente, semplicemente per rimanere in contatto in modo più facile: rapporti del genere non si possono certo definire di amicizia in senso stretto.

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