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Gli eBook nelle scuole rimandati ancora: i primi arriveranno nel 2015

L’agenda digitale, che avrebbe dovuto portare gli eBook nelle scuole in questo anno, ha subito un ulteriore ritardo tra problemi di governance e rinvii “all’italiana”.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Le scuole non avranno i propri eBook fino al prossimo anno. E' questo ciò che viene ufficializzato dalle autorità governative per quanto concerne l'utilizzo nelle scuole italiane degli ormai famosi libri digitali. Infatti se il nuovo anno scolastico è ormai alle porte almeno fino al 2015 non sarà possibile vedere la sostituzione dei libri cartacei con quelli su eReader o tablet.

La notizia segue anche quella dei 20 milioni tolti, nel decreto del Fare, al progetto per dare la banda larga a tutti gli italiani entro il 2014 introducendo quindi un ulteriore ritardo, rispetto all'avvio formale dell'Agenzia dell'Italia digitale. Nei prossimi giorni il Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza presenterà al Consiglio dei Ministri un pacchetto di nuovi progetti e nuove proposte per il prossimo futuro. Le promesse sono innanzitutto quelle di nuovi fondi per la banda larga che giungeranno con la nuova legge Sviluppo, ma anche gli ebook che alla fine partiranno proprio il prossimo anno dando quindi tempo di adattarsi alle scuole e agli editori.

Certo i ritardi però non fanno bene, oltretutto in questo momento in cui l'Italia ha bisogno di ritornare allo stesso livello degli altri paesi europei. Uno studio pubblicato lo scorso mese di agosto, da MM One Group, non può che rendere chiara la situazione della penisola italiana. Nel percorso dell'Agenzia Digitale infatti solo la Romania fa peggio di noi. L'Italia è in ritardo per velocità di connessione alla rete, negli acquisti online che vengono usati solo per il 17 per cento dalla popolazione, contro la media europea del 45 per cento, ma anche nell'uso quotidiano di Internet.

Dei 51 provvedimenti dell'Agenda, l'Italia ne ha adottati soltanto cinque, mentre ben 22 non sono stati emanati nonostante sia scaduto il termine per la loro adozione (per alcuni, addirittura, da dicembre 2012).

Ernesto Belisario, avvocato tra i massimi esperti di questi temi e curatore di un monitoraggio sistematico dello stato d'avanzamento dell'Agenda

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