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Gli elettrodomestici inquineranno meno e saranno più riparabili: l’UE lancia nuove regole

Ricambi disponibili per 10 anni, disponibilità celere dei pezzi e obbligo di progettare i dispositivi in modo che siano più semplici da far riparare da altre aziende. Le nuove norme che entreranno in vigore nell’Unione Europea faranno risparmiare i consumatori e aiuteranno a contenere gli effetti del riscaldamento globale.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A partire da oggi si apre una nuova era per la sostenibilità ambientale degli elettrodomestici e dell'elettronica di casa. In queste ore la Commissione Europea ha infatti adottato nuove regole per rendere più facile riparare gli elettrodomestici e più conveniente che mai mantenerli in casa a lungo, evitando così di sostituirli prima del necessario e risparmiando così milioni di tonnellate di CO2 che ogni anno derivano dai dispendiosi processi di realizzazione di questi prodotti.

Ricambi sempre a disposizione

A partire dal 2021 le aziende che realizzano elettrodomestici e apparecchiature elettroniche saranno infatti obbligate a mantenerne in commercio tutte le parti di ricambio necessarie dai 7 ai 10 anni dal momento della messa in vendita, a seconda della tipologia di componente in questione. I pezzi inoltre non dovranno solamente restare in produzione, ma anche rimanere a disposizione del canale di assistenza, che dovrà garantirne la disponibilità su richiesta entro 15 giorni lavorativi.

Niente ostacoli alle riparazioni

Il processo di riparazione da parte di aziende terze infine non dovrà essere ostacolato in nessun modo: i produttori saranno cioè costretti a progettare i propri elettrodomestici in modo che siano riparabili con strumenti comunemente diffusi e non con attrezzatura specifica, e a fornire pezzi e documentazione per la sostituzione ai tecnici professionisti che li richiedono, anche se questi non fanno parte della rete di distribuzione e assistenza dell'azienda produttrice.

I benefici per portafogli e ambiente

Rimane più complessa la posizione degli utenti finali che desiderano riparare in casa i propri prodotti: nei loro confronti in effetti le aziende non hanno altrettanti obblighi, ma in linea di massima le norme approvate rappresentano un passo avanti che contribuirà a contenere la piaga dell'obsolescenza programmata. Grazie a parti di ricambio disponibili a lungo termine e a una maggiore concorrenza nel campo delle riparazioni, conservare per un paio di anni in più la vecchia lavatrice o lavastoviglie costerà meno.

A guadagnarci saranno il portafogli e il pianeta: stando alle stime dell'Unione, grazie alle misure appena varate e alle nuove etichette energetiche previste per il 2021 i consumatori risparmieranno 150 euro ogni anno, mentre il pianeta sarà alleggerito di una buona dose di rifiuti ingombranti e da 46 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 in meno ogni anno.

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