22 CONDIVISIONI
Opinioni

Gli influencer sono “virali” come le epidemie

Gli influencer come le epidemie. O almeno è così che vengono definiti i grandi del web da un gruppo di ricercatori dell’Università delle Isole Baleari, che in una ricerca svelano come la viralità di questi contenuti sia in effetti simile a quella di una malattia.
A cura di Marco Paretti
22 CONDIVISIONI

Da Chiara Ferragni a Favij, passando per altri innumerevoli influencer che in tutto il mondo smuovono milioni di persone con i loro post, le immagini e i video. Contenuti che spesso hanno una diffusione enorme amplificata anche e soprattutto dal grande bacino di utenti che li seguono e che rendono virale il loro messaggio. Quasi come una malattia. Anzi, proprio come un'epidemia. O almeno è così che vengono definiti gli influencer da un gruppo di ricercatori dell’Università delle Isole Baleari, che sullo European Physical Journal hanno lanciato i risultati di una ricerca che svela come la viralità di questi contenuti sia in effetti simile a quella di una malattia.

Proprio come accade nelle epidemie, i post virali si diffondono partendo da individui singoli – gli influencer, appunto – per poi passare velocemente da una persona all'altra. Infine si ottiene una diffusione enorme che si diffonde in modo virale quasi come fosse una vera e propria epidemia. È il modello teorizzato dal team di ricercatori capitanato da Byungjoon Min ma che, invece di parlare di malattie, applica questa tipologia di diffusione alle informazioni che vengono diffuse dagli influencer sui loro profili online. Un'analisi che prova a rispondere anche al mistero della diffusione di questi messaggi virali, il cui studio si è spesso rivelato essere infruttuoso.

Immagine

L'idea di Min e il suo team, invece, prova ad affrontarlo da un'altra prospettiva, quella di un elemento naturalmente virale. Così si è scoperto che gli influencer e i loro contenuti possono essere analizzati attraverso l'utilizzo del modello "SIR" (Suscettibili, infetti e rimossi) già sfruttato per spiegare le oscillazioni nel numero di persone colpite da un'epidemia. Attraverso questo metodo, il team è stato in grado di realizzare una sorta di "mappa" che mostra in che modo un messaggio viene diffuso online e, soprattutto, la relazione tra la posizione dell'influencer e la probabilità che il suo messaggio diventi virale. Se lo fa, il contenuto (e le sue dimensioni) non è più controllabile dal diffusore. Proprio come un'epidemia.

22 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views