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Gli lasciano una recensione negativa, un dentista ha costretto Google a rivelargli chi è stato

Il proprietario di uno studio dentistico ha riferito che il commento si è tradotto in un volume di affari minore, e ha manifestato la volontà di perseguire l’autore del commento per diffamazione. Il motore di ricerca si era opposto alla richiesta, ma il tribunale lo ha costretto a fornire dati che possono servire a identificare l’utente scontento.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Quello delle recensioni di locali ed esercizi commerciali online è un tema ampiamente dibattuto: gli utenti le reputano una risorsa, mentre per chi è oggetto del giudizio della Rete le cose spesso non stanno così, e un commento negativo può tradursi in affari che vanno significativamente peggio. È quello che è successo a un dentista australiano, che in dopo aver subito una recensione negativa sul suo studio apparsa su Google ha ottenuto da tribunale il diritto a conoscere l'identità dell'utente scontento.

La vicenda si è chiusa in questi giorni e ha visto contrapposti in aula il dentista Matthew Kabbabe e il colosso dei motori di ricerca, che per proteggere la privacy dei suoi utenti si oppone sempre a questo genere di richieste. Secondo quanto riportano le testate locali, l'uomo aveva già contattato Google mesi fa per tentare di far rimuovere la recensione in questione, nella quale si raccomandano gli altri utenti del portale a "stare lontani" dal suo studio riferendosi al trattamento subito come "estremamente fastidioso" e "una perdita di tempo totale"; l'azienda ha però risposto negativamente alla richiesta e, quando le è stato chiesto invece di rivelare l'identità del recensore, ha semplicemente riferito di non avere i mezzi tecnici per risalirvi con precisione.

Con la decisione di queste ore il tribunale ha stabilito che secondo le leggi locali in quanto proprietario di un piccolo esercizio commerciale Kabbabe ha il diritto di intentare una causa per diffamazione nei confronti dell'autore del commento, e ha dunque imposto a Google di fornire i dati sul posizionamento e gli indirizzi IP dell'utente che ha pubblicato il commento, insieme alle le informazioni su tutti gli account Google connessi a quel dato indirizzo IP nel periodo di tempo della pubblicazione. Queste informazioni da sole non garantiscono a Kabbabe di ritrovare l'autore del commento, ma costituiscono comunque un punto di partenza di non poco conto: gli account Google sono ormai utilizzati normalmente in connessione ai social network più utilizzati o come riferimenti di contatto per attività commerciali.

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