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Gli utenti di Google Maps stanno cercando i parenti morti usando le vecchie foto di Street View

Dopo la testimonianza di una donna sui social, negli scorsi giorni online si è scatenata una nuova ondata di utenti che si sono rivolti al portale in cerca di fotografie che ritraessero i cari estinti finiti per caso in una delle inquadrature dei veicoli che lavorano per il servizio di cartografia di Google.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La cartografia digitale di Google riserva parecchie sorprese a chi sa dove cercare, ma in alcuni casi è in grado perfino di restituire agli utenti immagini di parenti e persone care che non ci sono più. Accade attraverso Street View, il servizio che fotografa le vie di metropoli, città, paesi e sentieri e che inevitabilmente fotografa i passanti presenti nel momento in cui le immagini vengono catturate. In alcuni casi questi passanti sono persone successivamente venute a mancare, che vengono poi trovate per caso dai parenti in visita sul sito. Il fenomeno non è nuovo e online se ne riparla ciclicamente: negli scorsi giorni online si è scatenata una nuova ondata di utenti che si sono rivolti al portale proprio per questo motivo.

Il motore che porta a ciclicamente a riparlare delle tracce lasciate su Street View dai cari estinti è sempre quello dei social. In particolare su Twitter è diventata recentemente virale la testimonianza di Sherri Turner, una donna che si è rivolta al portale per verificare in quali condizioni fosse la casa di famiglia che aveva lasciato da tempo. La donna è rimasta attratta dalla funzione time travel del sito che consente di visualizzare cartografia e foto scattati anche negli anni precedenti, e qui ha potuto rivedere la sua vecchia abitazione così come era stata registrata da Google a maggio del 2009. Sherri non ha rivisto la madre immortalata in una delle foto di Street View, ma l'esperienza le ha ugualmente causato un flashback finito sotto gli occhi di centinaia di migliaia di persone: "C'è una luce in camera da letto – ha raccontato Sherri. "Lei è ancora casa sua, è ancora viva; io sto ancora andando a trovarla saltuariamente con il treno per Bodmin Parkway".

Il racconto di Cherri prosegue per altri tweet e oltre alla vicinanza di migliaia di altri utenti del social ha riacceso l'interesse per una funzione del sito che non tutti conoscono e che effettivamente può aiutare a verificare come lo spazio urbano ed extraurbano sia cambiato negli anni. All'interno della visualizzazione delle mappe in modalità Street View basta premere il pulsante con la forma di un orologio visibile tra i tasti dell'interfaccia grafica: la finestra che si apre permette di scegliere quale versione della visuale scegliere tra tutte quelle registrate negli anni precedenti.

Come effetto collaterale la funzione permette anche di ritrovare persone casualmente finite nell'inquadratura delle Google Car, che si tratti di qualcosa avvenuto recentemente o perfino una decade fa. Per alcune zone meno frequentate le opzioni tra le quali scegliere saranno minori, mentre per le aree più trafficate ci saranno più foto. In ogni caso, l'opzione permette di navigare una zona o una via attraversandola negli anni e, con un po' di fortuna, ritrovare anche chi ha frequentato quei luoghi in quel periodo. Google sfoca i volti degli individui che finiscono nell'inquadratura, ma questo non impedisce ad amici e parenti di riconoscere un familiare da altri aspetti come l'abbigliamento.

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