Gmail fuori servizio dopo attacchi di hacker cinesi: Pechino smentisce
Il braccio di ferro tra Google e la Cina sembra continuare senza sosta. Il gigante di Mountain View, infatti, è stato vittima per l'ennesima volta di un attacco da parte dei cyberspioni cinesi, che adesso hanno preso di mira il celebre programma di posta elettronica Gmail. Gli hacker cinesi sembrano esser riusciti a procurarsi degli accessi nei sistemi di vari utenti per monitorare le informazioni sul sistema e quelle scambiate via email, mettendo allo stesso tempo fuori uso il servizio.
Non è un segreto che il Governo cinese abbia sempre provato a tenere sotto controllo le comunicazioni tra internauti e a limitare la diffusione dei "contenuti pericolosi" con la costante applicazione di censure, come il Grande Firewall Cinese. Dopo che svariati utenti hanno avuto seri problemi nell'utilizzo del servizio, Google ha controllato che tutto funzionasse a dovere, per poi puntare il dito nei confronti del Governo e delle varie censure. Una conferma è arrivata dalla giornalista Melissa Chan, inviata di Al Jazeera, che ha fatto analizzare da un collega un'email contenente delle presunte fotografie della recente rivolta dei Gelsomini. Dopo aver aperto il file, è emerso che le informazioni si snodavano in Cina dall'IP di origine, segnalando delle evidenti violazioni.
Minacce attive e persistenti, utilizzate dagli hacker del Governo cinese per spiare le comunicazioni dei cittadini procurandosi delle backdoor nei loro sistemi. Nonostante le accuse da parte di Google, però, il Ministro degli Esteri cinese Jiag Yu ha definito quello del gigante informatico "un attacco inaccettabile". Che Google decida di abbandonare nuovamente il territorio cinese?