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Google +1: ora anche Mountain View ha il suo “mi piace”

Una volta Mountain View dettava mode e tendenze, una volta era proprio da lì che partivano le innovazioni, i trend… Erano gli altri a dover…
A cura di Anna Coluccino
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Una volta Mountain View dettava mode e tendenze, una volta era proprio da lì che partivano le innovazioni, i trend… Erano gli altri a dover rincorrere, copiare e rielaborare i must imposti dalla premiata ditta Schmidt, Page & Brin. E invece, da un po' di tempo a questa parte, Google è tutta presa dall'escogitare tool e servizi che siano in grado di metterla al pari dei nuovi colossi della rete. Allora ecco che spunta Google Offers per poter tenere testa a Groupon, Google Music per competere con iTunes ed ora ecco comparire Google +1 (ovvero Google Plus One) che si propone di sfidare il "Mi Piace" di Facebook.

Secondo quando dichiarato dalla compagnia di Mountain View per mezzo del blog ufficiale, l'obiettivo principale di Google "è farvi trovare i risultati più pertinenti nel minor tempo possibile" e Plus One non sarebbe altro che l'ennesimo passo avanti in questo senso. "Si chiama +1 l’abbreviazione digitale che sta per ‘te lo consiglio'. Per suggerire qualcosa, tutto quello che dovete fare è cliccare sul tasto +1 su una pagina web o su un annuncio pubblicitario che ritenete utile. Questi +1 inizieranno ad apparire nei risultati di ricerca su google.com".

Al momento, la nuova funzione è disponibile solo nella ricerca in lingua inglese, e per attivarla non dovrete fare altro che seguire gli step qui descritti. Una volta completata la procedura, i vostri risultati su google.com avranno il seguente aspetto.

google_plus_one

Ma la domanda delle domande è: dopo aver cliccato su +1, dove va a finire l'informazione da me segnalata? Dov'è che compare la dicitura "A Tizio Caio piace X" o "Tizio Caio ha votato per X"?

Vi avverto, la risposta è davvero poco soddisfacente.

Tutti i "Mi Piace" espressi su Google Search, infatti, vanno a finire su Google Profile. Ora, se provate a fare il seguente esperimento, ovvero recarvi sulla vostra bacheca Facebook e scrivere: chi di voi utilizza Google Profile?, scoprirete che la diffusione di questo servizio è davvero ai minimi storici, non si comprende -quindi- secondo quale principio gli utenti dovrebbero essere interessati a servisi del Like button se l'informazione finirà solo ed esclusivamente in un luogo che quasi nessuno visita. Non era preferibile connettere il +1 ai social network più in voga?

La mania di Google di tenere tutto al proprio interno, alla lunga potrebbe rivelarsi letale per gli interessi di Mountian View, Internet -ormai- è una fitta rete interconnessa e non si può scegliere di restare un polo a se stante, a meno di non voler essere gradualmente esclusi dal giro che conta. Certo, è comprensibile che una compagnia abituata ad essere al centro del web non ami condividere la leadership con altri, ma ostinarsi a non accettare l'inevitabile non ci sembra un'adeguata soluzione.

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