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Google, dal motore di ricerca a YouTube: ecco come si combatte la pirateria

Il team di Google ha da poche ore diffuso in rete un nuovo aggiornamento del rapporto “How Google Fights Piracy”, un documento che contiene tutti i dati dell’azienda sulla lotta alla pirateria e alla tutela del copyright.
A cura di Matteo Acitelli
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Il team di Google ha da poche ore diffuso in rete un nuovo aggiornamento del rapporto "How Google Fights Piracy", un documento che contiene tutti i dati dell'azienda sulla lotta alla pirateria e alla tutela del copyright. Come si legge nel report realizzato dall'azienda di Mountain View, ad oggi i profitti generati grazie al Content ID di YouTube hanno superato i due miliardi di dollari, una cifra che aiuta a capire quanto sia importante la lotta alla pirateria, così come sottolineato anche dal Public Policy Manager for Media Policy di Google Simon Morrison che ha spiegato come video, musica e app rappresentano una grande opportunità, da difendere da eventuali violazioni del copyright.

Sistemi come il Content ID di YouTube rappresentano senza dubbio ottimi strumenti per combattere la pirateria, offrendo ai detentori dei diritti la possibilità di scegliere come muoversi in caso di una violazione. Tramite la tecnologia dell'azienda del noto motore di ricerca, infatti, i titolari del copyright hanno la possibilità di rivendicare i propri contenuti. Ottimo successo anche per il Google Play Store che ad oggi ha permesso ai creatori di contenuti di distribuire in modo legare applicazioni, musica, film, libri e riviste, generando oltre 7.000.000.000 di dollari per gli sviluppatori.

"Attraverso YouTube e Google Play aiutiamo milioni di persone a guadagnare, garantendo una diffusione globale ma controllata dal punto di vista del diritto d'autore dei contenuti"

Ma la lotta alla pirateria si combatte anche all'interno del noto motore di ricerca dove già da anni il team di ingegneri che gestisce l'algoritmo dei risultati di ricerca ha più volete penalizzato le pagine che rimandano a siti web contenenti contenuti che violano le norme sul copyright. Inoltre il team al lavoro sul circuito pubblicitario Google AdSense dal 2012 ad oggi ha bloccato oltre 91.000 portali che sfruttavano i banner pubblicitari di Big G monetizzando su pagine che contenevano numerosi contenuti che violavano il copyright.

"Proteggere e incoraggiare la creatività online è una priorità per Google. Per questo continuiamo a impegnarci per migliorare i nostri sforzi contro chi viola il diritto d’autore online, collaborando con chi detiene i diritti e proteggendo allo stesso tempo gli interessi dei nostri utenti"

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