I Google Glass si laureano e fanno un passo avanti. Lo ha annunciato l'azienda di Mountain View sul profilo Google+ del progetto, dove ha ringraziato tutti i partecipanti del progetto Explorer e ha annunciato che da ora i Glass non fanno più parte di Google X ma sono una divisione a sé stante.
Fino a pochi giorni fa, infatti, i Google Glass erano sviluppati ancora all'interno della divisione di ricerca Google X, una sorta di grande calderone di idee innovative dal quale, a volte, escono prodotti destinati ai consumatori. Da questo momento in poi i Glass saranno considerati non più come un prototipo ma come un vero e proprio prodotto Google.
A capo della nuova divisione ci sarà Tony Fadell di Nest – una delle più importanti aziende nel campo della demotica – che si definisce "entusiasta di poter lavorare con Ivy Ross per integrare i consigli che i consumatori ci hanno dato durante questi mesi".
La prima decisione di Fadell è quella di chiudere il programma Explorer, il beta testing diffuso che aveva coinvolto migliaia di americani. A partire dal 19 gennaio non sarà più possibile acquistare i Google Glass attraverso il sito. Fin dall'attivazione del programma, i residenti degli Stati Uniti hanno potuto acquistare un prototipo del device al prezzo di 1.500 dollari.
Sebbene il programma Explorer non riguardasse l'Italia, a portare speranza è l'accordo che avrebbero stretto Google e Luxottica, leader nel settore del design, della produzione e della distribuzione di occhiali sportivi e di lusso.
Insieme formeranno una squadra di esperti dedicati a design, sviluppo, strumentazione e ingegneria dei prodotti Glass. Una partnership nata nel 2013, ma ufficializzata solo a marzo del 2014. L'azienda italiana si concentrerà più sull'aspetto estetico dei Glass, la chiave per raggiungere tutti i consumatori. "C’è un problema di moda molto più che un problema legato alla tecnologia" spiega Astro Teller di Google "Bisogna convincere le persone a indossare un computer sul loro viso".