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Google Glass #socialreview: la video recensione in base alle vostre domande

Tra entusiasmo e curiosità l’utenza mondiale è entrata nell’ottica dei dispositivi indossabili, ma lo scetticismo è ancora alto ed i dubbi sono tanti: ecco una video recensione nella quale risponderemo ad alcune delle domande dei nostri lettori, per chiarire una volta per tutte le idee su una tipologia di dispositivo indossabile che, in effetti, è difficile da comprendere se non tramite il suo utilizzo quotidiano.
A cura di Dario Caliendo
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Una cosa è certa, i Google Glass sono un dispositivo affascinante. Ne sono stati prodotti solo novemila, destinati ad un numero limitato di "fortunati" Explorer, che grazie ad un programma ad inviti hanno avuto la possibilità di riceverli in anteprima, provarli e svilupparci. Tra entusiasmo e scetticismo, ormai l'utenza mondiale sta iniziando ad entrare nell'ottica dei dispositivi indossabili ed ovviamente Google è tra le aziende più evolute (anche) in questo settore, ampiamente diffuso soprattutto oltre oceano, ma che lentamente sta iniziando ad aprirsi anche nel Vecchio Continente.

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Con i nostri primi focus video sui Google Glass, abbiamo avuto la possibilità di alimentare la curiosità dei lettori italiani, che interessandosi sempre di più all'argomento ci hanno inviato tantissime domande sugli occhiali dell'azienda di Mountain View: è per questo che abbiamo deciso di realizzare una vera e propria recensione video, nella quale abbiamo risposto ad alcune delle domande più frequenti, in modo da chiarire una volta per tutte le idee su una tipologia di dispositivo indossabile che, in effetti, è difficile da comprendere se non tramite il suo utilizzo quotidiano.

COSA SONO E A COSA SERVONO – I Google Glass sono un vero e proprio dispositivo mobile indossabile. Sfruttando una connessione internet WiFi o Bluetooth (condivisa dallo smartphone) e soprattutto le potenzialità di Android, gli occhiali di Google permettono di navigare sul web, registrare video e fotografie con un inquadratura POV (point of view), di visualizzare le notifiche in tempo reale, di interagire con lo smartphone al quale sono connessi o con le applicazioni installate tramite comando vocale o tramite la superficie touch posta sulla destra e di eseguire praticamente tutte le operazioni eseguibili su uno smartphone Android.

Dai primi prototipi, che si basavano semplicemente sulla visualizzazione dei contenuti provenienti da uno smartphone (e che pesavano oltre 3 chili e mezzo), ai novemila dispositivi Explorer Edition prodotti e spediti a sviluppatori ed influencer, gli occhiali intelligenti di Google sono già cambiati totalmente e si sono trasformati in poco meno di due anni da accessorio indossabile a vero e proprio computer, in grado di svolgere autonomamente tutte le principali funzionalità e di eseguire praticamente tutte le applicazioni sviluppate per la piattaforma mobile di Big G.

Il mercato dei dispositivi indossabili è ormai una realtà, ma per ora è ancora imperfetta. I primi smartwatch hanno senza dubbio deluso le aspettative degli appassionati ed è forse (anche) per questo che la diffidenza del grande pubblico verso gli occhiali di Google è ancora alta, ma una cosa è certa: nella storia della tecnologia sono stati tantissimi i dispositivi teoricamente rivoluzionari che però i dati di fatto hanno smentito puntualmente, ma le potenzialità dei Google Glass sono veramente infinite ed il futuro della tecnologia mobile è ormai proiettato nei wearable device.

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