È Sundar Pichai, CEO di Google, uno degli uomini più pagati di tutta la Silicon Valley. Tanto che ora c'è chi lo chiama Mister Stock Options. Il motivo è semplice: nel corso degli ultimi giorni il manager – indiano ma naturalizzato americano – ha ricevuto oltre 199 milioni di dollari in stock options, elemento che ha fatto schizzare il valore del suo patrimonio oltre i 600 milioni di dollari. Nato a Chennai, in India, ora ha 43 anni. Le cifre che lo caratterizzano stupiscono per un motivo ben preciso: nel corso della sua carriera, a differenza di molti altri "colleghi", non ha mai fondato una start-up.
Eppure oggi è a capo di una tra le più importanti aziende della Silicon Valley, Google, che rappresenta la fetta più grande della holding Alphabet nata nel 2015 per contenere tutti i progetti di Big G. Proprio in seguito a questa novità Pichai ha preso le redini dell'azienda, mentre i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, ricoprono ora i ruoli di CEO e Presidente di Alphabet. Questi ultimi, peraltro, godono di numeri nettamente più alti rispetto a quelli registrati dal nuovo CEO: Larry Page e Sergey Brin di Google (rispettivamente 31,7 miliardi di dollari e 31,1 miliardi di dollari di valore) sono tra gli uomini più ricchi del mondo e nel 2015 sono persino arrivati a guadagnare 8 miliardi in un giorno.
Anche i 199 milioni di dollari in stock options, però, rappresentano una cifra notevole per il nuovo amministratore delegato di Google, tra le più alte concesse dalle aziende degli USA. Non è, però, la più alta. Nemmeno troppo a sorpresa, chi ha ricevuto la cifra più alta in azioni è Tim Cook, CEO di Apple, che nel 2011 ha ottenuto 376 milioni di dollari in stock options nel momento in cui ha preso il posto di Steve Jobs. Solitamente le aziende utilizzano queste azioni per assicurarsi una fedeltà duratura del manager.
