Da oggi è attivo il nuovo algoritmo mobile di Google: i criteri di indicizzazione nelle SERP, ossia i risultati di ricerca, saranno rivisti con l'obiettivo di "spingere verso l'alto" tutti quei siti che hanno già un layout ottimizzato per la navigazione da dispositivi mobili, ossia smartphone e tablet. Di conseguenza, i portali che si basano su un layout datato saranno declassati e occuperanno le posizioni più basse dei risultati di ricerca. Una presa di posizione che ha già fatto preoccupare gli esperti, i quali hanno definito l'intera operazione come un "Mobilegeddon" che potrebbe distruggere i siti più piccoli. Ma non solo.
"Penso che le persone più a rischio siano quelle che non sono al corrente del cambiamento" ha spiegato Itai Sadan, CEO di Duda, un'azienda che si occupa dello sviluppo di siti web "Molti piccoli business saranno sorpresi quando i numeri dei visitatori caleranno drasticamente. Questo interesserà milioni di siti presenti sul web". L'impatto di questo cambiamento non riguarderà però solo i piccoli imprenditori, ma anche una serie di portali dedicati a personaggi, servizi o istituzioni importanti. Tra questi sono presenti il sito della monarchia inglese, di David Beckham, dell'MI5, del The Daily Mail, di Ryanair e di American Apparel. Tutti siti web non ottimizzati per la consultazione da mobile.
Il nuovo aggiornamento era stato annunciato da Google alla fine del mese di febbraio scorso e punta ad aiutare gli utenti a trovare più contenuti interessanti e di qualità, ottimizzati per dispositivi come smartphone o tablet. Il colosso di Mountain View, proprio allo scopo di aiutare i gestori dei siti web a ottimizzare al meglio il proprio sito, ha anche messo a disposizione uno strumento online per verificare quanto un sito web sia "mobile friendly", una sorta di test per scoprire se si passa l'esame da Google.