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Google, in Germania lo scontro con gli editori è sempre più acceso

Lo scontro tra gli editori e Google in Germania si fa sempre più duro. Dal prossimo 9 Ottobre Google non visualizzerà più gli snippet nei risultati di ricerca, ma solo un titolo e il link di riferimento alla notizia. Una decisione scaturita dal fatto che VG Media, l’associazione degli editori tedeschi, ha citato in giudizio la casa di Mountain View.
A cura di Francesco Russo
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Solo una settimana fa arrivava dalla Commissione Europea, direttamente da Joaquín Almunia, commissario europeo per l'Antitrust, un avvertimento a Google affinché dia seguito alle promesse fatte, in relazione all'indagine avviata ormai da 4 anni su attività anti-concorrenziali nel campo dell'Editoria. Un tema che fa da sfondo alla diatriba che si sta sviluppando in Germania tra la stessa Google e l'associazione degli editori, VG Media, che lamentano la posizione predominante, nel settore, della casa di Mountain View. La situazione si è complicata molto quando gli editori tedeschi hanno deciso di citare in giudizio Google, proprio per questo motivo. E la risposta è stata che dal prossimo 9 Ottobre, Google, nella versione tedesca del sito, non visualizzerà più gli snippet relativi alle notizie degli editori tedeschi, ma solo un titolo e il link di riferimento, senza alcuna immagine. A rivelarlo è Philipp Justus, Coutry Manager Germania di Google.

Ma a questa decisione Google ci arriva anche perchè nelle scorse settimane anche il governo tedesco aveva mosso qualche richiesta, chiedendo, infatti, di rivelare i dettagli della formula segreta che ha reso Google il motore di ricerca più in Europa, con una posizione che da Berlino, definiscono "di monopolio".

La questione ha anche una natura economica ed è quella che ha spinto gli editori tedeschi a portare Google in tribunale. In sostanza, gli editori chiedevano a Google, sulla base di una legge tedesca approvata lo scorso anno, di avere il diritto esclusivo all'uso commerciale del loro contenuto, e anche di parte di esso, e loro parti, salvo il caso di singole parole o piccoli frammenti di testo. Tradotto, significa che motori di ricerca come Google, ma anche Yahoo! e Bing devono pagare le tasse. Infatti, VG Media ha intrapreso azioni legali anche contro Yahoo! e altri motori di ricerca e aggregatori di news tedeschi.

La decisione di Google di non visualizzare più gli snippet nei risultati di ricerca riguarderà oltre 170 case editrici, 20 siti di emittenti televisive e 59 radio. E tra gli editori figura anche Axel Springer che edita "Bild", uno dei quotidiani più venduti in Europa, e decine di altri quotidiani e periodici.

Philipp Justus ha definito l'azione degli editori "molto deludente, in quanto tutti gli editori di notizie sono già liberi di scegliere se apparire nei nostri prodotti oppure no". La rimozione degli snippets e delle miniature si è resa necessaria "per minimizzare i nostri rischi legali," ha continuato Justus.

Gli editori tedeschi invece sostengono che questa azione di Google sia "un ricatto", perchè lo scopo, secondo loro, di Google sia quello di lasciare il loro contenuto a livello gratuito. Ma anche questo punto viene contestato da Justus che dichiara che gli editori tedeschi, in virtù della partneship con Google, abbiano in effetti  maturato entrate pubblicitarie per 1 miliardo di euro.

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