Google introduce la ricerca semantica con Knowledge Graph
Ogni volta che utilizziamo Google per una ricerca in rete ci troviamo spesso davanti ad una lunga (a volte infinita) lista di link all'interno dei quali dobbiamo spulciare a lungo per ottenere le informazioni che vogliamo. Questo perchè il motore non fa altro che ricercare i termini da noi inseriti all'interno delle pagine web, senza "ragionare" su ciò che stiamo in realtà cercando e senza riuscire a comprendere quali sono le informazioni peculiari da isolare dal resto dei contenuti. Tutto ciò però appartiene al passato. Grazie a Knowledge Graph infatti BigG fa un enorme passo avanti, integrando al suo interno non solo gli algoritmi tradizionali ma anche la ricerca semantica e l'analisi statistica, il tutto per restituire risultati più pertinenti e soprattutto immediati. Per comprendere meglio il funzionamento della nuova ricerca su Google, ipotizziamo di voler acquistare il nuovo album del nostro artista preferito.
Normalmente cercheremmo il suo nome su Google e come risultati avremmo migliaia e migliaia di pagine. Tra queste dovremmo scegliere il sito ufficiale, poi la pagina "acquista" e lì finalmente potremmo comprare l'album. Si tratta di una serie di operazioni non certo difficili ma – secondo Google – tutto questo processo può essere reso più semplice e rapido. Chi cerca il nome di un cantante in rete infatti, presumibilmente vuole ottenere informazioni sulla sua biografia, sui prossimi concerti oppure vuole acquistare l'ultimo album. Ecco quindi che Google prova ad "interpretare" ciò che l'utente sta cercando, fornendo i vari risultati nella prima schermata, sulla destra rispetto ai risultati tradizionali.
Naturalmente non manca la possibilità di utilizzare il motore di ricerca come siamo abituati a fare da tempo ma con l'introduzione della ricerca semantica Mountain view rende più rapido e funzionale l'utilizzo del search engine, integrandolo anche con la funzione di ricerca sociale. Google è sul progetto ormai da più di 3 anni ma solo ora sta cominciando a renderlo disponibile agli utenti, anche in Italia, anche se naturalmente di tratta di uno strumento in continua evoluzione e non privo di imperfezioni.