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Google Magenta, ecco la prima canzone scritta dall’intelligenza artificiale

Il Progetto Magenta è stato presentato da Google nei giorni scorsi, si tratta di un progetto punta a insegnare alla “macchina” come dipingere e comporre musica che è diventato operativo dal 1° giugno. E la prima opera d’arte generata da Intelligenza Artificiale è una canzone della durata di 90 secondi.
A cura di Francesco Russo
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Il Progetto Magenta è stato presentato da Google nei giorni scorsi, si tratta di un progetto che punta a insegnare alla "macchina" come dipingere e comporre musica che è diventato operativo dal 1° giugno. E la prima opera d'arte generata da Intelligenza Artificiale è una canzone della durata di 90 secondi. Il brano è stato realizzato attraverso una rete neurale dotata soltanto di quattro note, i suoni dell'orchestra e batteria sono stati aggiunti dopo. E' il primo esempio tangibile del nuovo progetto della casa di Mountain View.

Con Magenta si potrà valutare la capacità della macchina di creare opere d'arte, in modo se non autonomo almeno semi-indipendente. Obiettivo del progetto è quello di far crescere e creare arte attraverso "machine-generated" e creare una community di artisti attorno a questo progetto. Il progetto prevede la creazione di nuovi algoritmi che impareranno a creare musica in maniera del tutto autonoma

"Inizialmente lavoreremo su audio e video, su strumenti per lavorare con formati come i MIDI e su piattaforme che aiutino gli artisti a collegarsi alle macchine di apprendimento automatico. Il nostro obiettivo" – ha scritto il team Magenta in un comunicato – "è quello di rendere molto semplice la creazione di musica con un modello come Magenta".

Magenta è basato su TensorFlow, l'archivio open source di Google per l'apprendimento automatico, cioè gli algoritmi attraverso cui un programma informatico migliora le proprie prestazioni attraverso l'esperienza.

Da adesso in poi, per ammissione dello stesso team Magenta, inizia la parte più difficile, ossia quella di realizzare musica che sia gradevole all'ascolto, che sembri quindi una vera canzone che dall'ascolto renda difficile comprendere se il brano sia stato scritto ed eseguito da un uomo o da una macchina.

E comunque questa per Google non è la prima volta che si cimenta a sperimentare arte generata da computer. Un anno fa è stato infatti lanciato Deep Dream che è poi diventato uno strumento realizzato con intelligenza artificiale che da una foto è capace di realizzare dipinti nello stile di Van Gogh.

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